Sebastiano Siviglia è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Da tecnico, quali aspetti ti hanno maggiormente impressionato di Simone Inzaghi come allenatore della Lazio?Secondo me Inzaghi sin dalle prime partite, quando aveva sostituito Pioli, aveva dimostrato di saper gestire una squadra importante come la Lazio. Sa leggere le partite e le situazioni di gioco, sa tenere il gruppo in mano ed è un vincente. L’anno scorso a parte le ultimissime partite le cose sono andate in maniera eccezionale, ha dimostrato di essere capace di cambiare, di adattarsi all’avversario, di studiarlo e batterlo. Anche quest’anno ha iniziato molto bene con la Supercoppa, ha iniziato altrettanto bene in campionato, con partite eccellenti come quella contro il Milan che ho visto in Curva Nord. La Lazio è organizzata, è un vero collettivo compatto e coeso, rispetto al Milan che rappresenta invece un undici messo in campo senza un amalgama, e infatti alle prime difficoltà il Milan si è sciolto in quella partita, senza essere mai davvero pericoloso. In questo c’è il grande lavoro del mister, che si fa seguire dal gruppo e che sta diventando uno degli allenatori emergenti del panorama calcistico italiano. Una volta, d’altronde, il DS Tare mi disse chiaramente che lo riteneva un predestinato.




Patric, Luiz Felipe e Thomas Strakosha si stanno confermando vere rivelazioni…Strakosha è quello che mi ha colpito più di tutti, non aveva convinto a Salerno in Serie B e invece è riuscito ad imporsi nonostante all’inizio della scorsa stagione il titolarissimo fosse Marchetti. La Lazio ha deciso di puntare su di lui e la bravura di questo ragazzo mi ha stupito. Patric già l’anno passato ha avuto modo di farsi vedere, è un vero jolly che può essere utilizzato in diverse zone del campo, è senza alcun dubbio un ottimo rincalzo e a Verona la sua presenza si è sentita. Aspetterei comunque per dare un giudizio finale, anche su Luiz Felipe che è giovane e deve cercare senza alcun dubbio di superare alcune difficoltà che si sono viste in Olanda contro il Vitesse. A Verona l’ho visto più a suo agio.




Immobile sta vivendo un vero e proprio stato di grazia…Ha uno stato di forma eccezionale, è il miglior attaccante italiano in questo momento, anche superiore a Belotti. Immobile da un anno e mezzo va come un treno, è formidabile sotto tanti punti di vista, ha trovato il suo abito naturale e una squadra che lo supporta. Questo l’ha portato ad essere devastante, in campo aperto diventa un problema per qualunque difesa. Dopo l’esperienza all’estero ha iniziato a risalire la china alla Lazio e ora è nel momento migliore della sua carriera, potrebbe arrivare a vincere la classifica cannonieri e soprattutto far concretizzare per la Lazio il sogno del piazzamento tra le prime quattro e la qualificazione in Champions League.




Con il rientro degli infortunati, Inzaghi come potrebbe ridisegnare la Lazio?Io vedo il bicchiere mezzo pieno, quando i titolari ci sono è sempre positivo, così com’è positivo avere l’imbarazzo della scelta. Spetterà a Inzaghi decidere la formazione migliore di volta in volta, avere a disposizione elementi come Felipe Anderson sarà senza dubbio un vantaggio.






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