di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre della sfida tra Lazio e Napoli:




Strakosha 5 Da qualche partita non fornisce più le sicurezze a cui aveva abituato, ci sono sue responsabilità su i primi due gol subiti.




Bastos 4 Irriconoscibile, mai in partita e costantemente fuori tempo quando gli avversari lo puntano. Un peccato perché in sfide bollenti come i derby e la Juve aveva sempre brillato. (dal 7’st Hoedt 65 Entra con grande voglia e concentrazione, si distingue per una grande chiusura su Mertens in contropiede. Doveva giocare dall’inizio, è ormai il vice De Vrij in tutto e per tutto.)




Wallace 4.5 Lo beffa il solito difetto: la sufficienza. E dire che era partito benissimo con una spaccata in salvataggio. Deve essere più concentrato.




Radu 5 Grave errore in chiusura in occasione del primo gol di Callejon. Sta disputando una grande stagione, ma stavolta non era palesemente in giornata.




Basta 5 Anche lui probabilmente ha stretto i denti per giocare. E infatti non incide, né in fase di proiezione offensiva, né in chiusura, restando costantemente in ritardo.




Parolo 5 Il riposo del derby non gli ha giovato, resta risucchiato nel gorgo degli stretti passaggi tra le linee del centrocampo del Napoli.




Murgia 5 Dopo tanti approcci brillanti, prima partita di sofferenza autentica per il giovane centrocampista. Appare sin troppo leggero tra i vecchi mastini napoletani. (dal 1’st Keita 5.5 La sufficienza e la mollezza con la quale impatta il pallone dell’1-2 quasi fatto è imperdonabile. Poi si accende a tratti soprattutto con un paio di accelerazioni importanti, ma non basta.)




Lukaku 6 Che ormai sia più capace all’attacco che in difesa si è capito. E’ però ormai una realtà sulla fascia sinistra, anche se partecipa anche lui allo scempio dell’azione del gol sbagliato da Patric.




Felipe Anderson 6.5 Il migliore, le sue accelerazioni portano grande apprensione alla retroguardia campana. Peccato che non ci sia nessuno a raccogliere le sue fiammate.




Milinkovic-Savic 5.5 Il suo contributo come lottatore è sempre importante, ma stavolta manca di concretezza, incaponendosi su alcune giocate che finiscono con il rallentare la manovra.




Immobile 5.5 Anche lui non stava bene, e si è visto. Senza la consueta, inesauribile corsa resta imbottigliato in una difesa del Napoli che pure non fornisce mai l’impressione di essere impenetrabile.




L’all. Simone Inzaghi 5.5 Le assenze sono una giustificazione importante e impossibile da ignorare, inoltre i primi 20′ parlano di un approccio alla gara attento da parte della Lazio. I troppi errori individuali finiscono con il far sciogliere la squadra, sovrastata non appena ritrovatasi in vantaggio nel fraseggio e nel possesso palla a centrocampo. E viste le scelte, col senno di poi si può ben dire che Keita e Hoedt meritassero la maglia da titolari. La Lazio paga comunque i troppi sforzi ravvicinati, problema da tenere presente per la costruzione della rosa nella prossima stagione.






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