Il giornalista Italo Cucci è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva:




Iniziamo a parlare di questa Lazio, quella che si è vista a Cagliari non è che abbia dato vita a una delle migliori prestazioni stagionali ma non era neanche da buttar via. Alcune persone hanno iniziato a palesare l’ipotesi che la squadra sia stanca, considerando che è impegnata solamente in campionato e ha giocato solamente tre partite in Coppa Italia, quanto può essere valido questo discorso?A Cagliari ho visto una squadra che ha sofferto, ma anche la Roma a inizio stagione ha faticato, non è facile vincere al Sant’Elia, per me è apparso un episodio trascurabile, del resto quando arrivano i primi caldi si sentono. Per quanto riguarda il discorso del numero di gare: una partita con la Roma ne vale tre normali per cui posso capire la stanchezza, penso alla miracolosa Atalanta che contro l’Inter ne ha presi sette, di solito le difficoltà vengono fuori tutte insieme, tuttavia la Lazio sta facendo molto più di quello che ci si aspettava, cioè un campionato di primissimo livello.”




Cosa le è piaciuto particolarmente del lavoro svolto da Inzaghi e dove si potrebbe migliorare? “Credo che abbia fatto un ottimo lavoro non solo a livello tecnico ma anche tattico e soprattutto psicologico, costruendo un gruppo con un modo di fare non lontano da quello che hanno i calciatori, del resto il passaggio dall’altra parte della barricata è abbastanza recente e quindi credo riesca a trovare il linguaggio giusto per parlare con i giocatori.




Ci sono diversi giocatori in scadenza di contratto nel 2018, come Biglia, De Vrij e Keita…Credo che De Vrij sia l’unico realmente in bilico. Il campionato italiano si è improvvisamente arricchito di attaccanti, mentre invece siamo carenti nel reparto difensivo, quindi la Lazio farebbe bene a tenersi stretto l’olandese che è richiestissimo da tanti altri club.




Molti giovani sono stati convocati in nazionale per la sfida contro l’Albania. Anche la Lazio ha un’età media molto bassa e ci sono state delle scoperte molto belle. Chi le ha impressionato di più?Credo si possa ancora definire giovane Immobile che sta facendo cose molto importanti e che ora deve confermarsi anche con la maglia azzurra. I giovani vanno introdotti di volta in volta e senza squilli di tromba, esattamente come sta facendo la Lazio in questa stagione. Bisogna dare loro la possibilità di crescere e di lasciarli tranquilli, guardate Parolo che ha cominciato a Cesena e ora è una delle colonne portanti della squadra biancoceleste. Da tempo la Lazio ha un bacino di recupero calciatori tra i migliori in Italia, merito del grande lavoro di Tare, e in futuro deve continuare a investire nel vivaio.




Da tempo si vocifera che il ds della Lazio, Tare, potrebbe andare via da Roma. Mi dice un parere sull’operato dell’albanese che non ha mai avuto grandi capitali a disposizione per piazzare colpi?Credo che Tare sia la ricchezza della Lazio, lo avevamo a Bologna ma all’epoca nessuno capì che poteva diventare un ottimo dirigente, inoltre è l’unica persona in perfetta sintonia con Lotito, e questo gli consente di avere carta bianca per quanto riguarda la parte tecnica, per cui non credo abbia interesse ad andare via e lo stesso Lotito farà di tutto per tenerselo. Tare ci ha messo del suo per cambiare la filosofia di lavoro in casa Lazio.




La nazionale di Ventura è stata accolta con molta diffidenza considerando il lavoro stratosferico svolto da Conte, quindi l’ex-tecnico del Torino doveva aprire un nuovo ciclo con i giovani. Parolo, Immobile e tanti altri stanno comunque dimostrando di meritare la maglia azzurra. Paradossalmente Ventura ha giocatori migliori rispetto a quelli di Conte che erano ormai sul viale del tramonto, mentre adesso il nuovo ct si trova a disposizione un mucchio di ragazzi con tanta voglia di fare bene (Gagliardini e Belotti su tutti) con i quali può fare un ottimo lavoro. La gara di domani contro l’Albania sarà un banco di prova fondamentale in vista dela resa dei conti con la Spagna per ottenere il pass per i mondiali.




Un’ultima domanda sulla corsa in Europa. Secondo lei chi andrà in Champions ed Europa League?L’Europa League non mi interessa più, negli ultimi anni abbiamo gettato al vento davvero tante occasioni per conquistarla, per fortuna l’UEFA ci ha dato nuovamente la quarta squadra in Champions dove le squadre che ci sono oggi, escludendo Borussia, Monaco e Leicester, hanno tutte la possibilità di arrivare in fondo. In ogni caso non vorrei mai trovarmi di fronte ad Ancelotti: ovunque va lavora in silenzio, e vince.




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