di Alessandro DE CAROLIS

Anche in questa giornata le sorprese non sono certo mancate, con alcuni dei risultati che sono stati quantomeno inaspettati. E’ stato purtroppo un week end in cui le squadre uscite con più rimpianti sono state Lazio e Inter.




I biancazzurri hanno avuto la conferma che il vento del Sant’Elia é un fattore storicamente ostico e difficilmente gestibile. Lo 0 a 0 finale si é rivelato avaro di vere emozioni, in una giornata in cui le cose non hanno funzionato come ci si aspettava ed in cui è mancata persino quella brillantezza fisica e tattica che finora aveva contraddistinto il sodalizio capitolino. La Lazio ha pagato una panchina priva di ricambi d’esperienza ed un difetto di personalità che talvolta caratterizza le rose ricche di giovani. Con Keita titolare, è toccato a Luis Alberto e Djordjevic subentrare dalla panchina per cercare di cambiare le sorti della partita. I due cambi, però, hanno evidenziato come Mister Inzaghi possa contare realmente solo su 14-15 giocatori veri. L’unica vera palla gol del match è capitata sui piedi di Felipe Anderson, che tuttavia ieri ha esibito una delle sue più scialbe prestazioni in assoluto e si é letteralmente divorato l’occasione della domenica. Il suo tiro é sembrato uno straccio bagnato di facile presa per Rafael, con il brasiliano che era pure in posizione favorevole per poter tirare una sorta di rigore in movimento senza nemmeno la pressione dei difensori avversari. Il pareggio porta a nove i risultati utili consecutivi, ma certamente ha lasciato l’amaro in bocca per non aver permesso l’allungo sull’Inter e sulle altre inseguitrici.




I neroazzurri nell’anticipo del sabato si sono fermati sul 2 a 2 all’Olimpico di Torino, contro un Toro ritrovato che ha pagato dazio alle reiterate lacune del proprio portiere. I granata infatti si sono ben comportati in campo mettendo in seria difficoltà la squadra di Mister Pioli, ma alla fine sono risultati decisivi gli orrori tecnici di Hart in entrambi i gol. I pareggi di Inter e Lazio hanno alimentato le speranze di Atalanta e Milan, rispettivamente vittoriose contro Pescara e Genoa. La Dea ha rifilato un secco 3 a 0 ad un Pescara senza più idee e senza più entusiasmi zemaniani. I rossoneri invece l’hanno spuntata di misura su un Genoa sempre più in crisi di idee, grazie ad un lampo di Lapadula che ha “apparecchiato” il pregevole tocco sotto con cui Mati Fernandez ha superato Lamanna.




Al 90′ ha vinto anche la Fiorentina con il Crotone, col solito Kalinic che si é confermato un vero bomber da ultimo minuto, essendosi ripetuto dopo il gol rifilato al 92’ al Cagliari la scorsa settimana. La Viola ci spera, ma davanti a lei ci sono troppe squadre e punti pesanti a creare un divario forse incolmabile. Il discorso Europa League sta comunque diventando sempre più acceso, giornata dopo giornata. Stesso discorso per la lotta Champions, che tuttavia sembra oramai riservata a Roma e Napoli. La Juventus continua a volare verso il suo 6° scudetto consecutivo, ma giallorossi e partenopei stanno continuando a regalare emozioni. Un continuo sorpasso e contro-sorpasso senza fine. Il Napoli vittorioso in casa dell’Empoli, ha prevalso con qualche brivido passando dallo 0-3 della prima frazione al 2-3 finale, con i toscani molto vicini al pareggio negli ultimi minuti. Per gli azzurri é stata una vittoria importante, perché è stata la prima conseguita al Castellani, ma soprattutto perché ha fatto sperare in un favore del Sassuolo per potersi insediare al secondo posto.

Gli emiliani hanno quasi assecondato le aspettative partenopee, visto che la Roma ha replicato solo con fatica all’iniziale gol di Defrel. La squadra di Mister Spalletti ha sofferto molto nella prima mezz’ora, in cui ha rischiato per diverse volte di subire un passivo peggiore. Invece prima Paredes l’ha prima pareggiata e poi nel finale del primo tempo Salah l’ha ribaltata siglando il 2 a 1 con un gol viziato da un palese fallo dell’egiziano su Peluso. Nella ripresa il Sassuolo ha ceduto e la Roma ha potuto mettere il sigillo del terzo gol col solito Dzeko. Nella parte bassa della classifica continua a non dar segni di vita il terzetto di coda. Crotone, Pescara e Palermo hanno perso ancora, cosicché per queste squadre l’arrivo della sentenza di condanna sembra sempre più imminente.




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