di Fabio BELLI
Le pagelle biancazzurre del match tra Lazio e Milan:
Strakosha 6.5 Molto reattivo nel primo tempo su un diagonale di Ocampos, offre una costante sensazione di sicurezza, cosa non da poco per un giovane portiere. Ottimo anche su una punizione pericolosa di Deulofeu nella ripresa. Incolpevole sul gol di Suso.
Basta 6 Copre bene sulla destra, anche se da tempo manca il suo contributo di spinta offensiva. Gioca una partita senz’altro attenta.
De Vrij 7 Un paio di disimpegni strappano l’applauso dell’Olimpico, la sua qualità è indiscutibile, quest’oggi torna anche ai massimi livelli di concentrazione agonistica.
Hoedt 7 A Pescara non era piaciuto pur in una partita sostanzialmente senza storia, un piccolo passo indietro dopo la grande prova sull’Inter. Stavolta torna imperioso ed autoritario nelle chiusure, conferma che il suo processo di crescita è costante, seppur magari non rettilineo.
Radu 6 Qualche sbavatura di troppo, il Milan affonda soprattutto dalle sue parti anche a causa di un Keita non particolarmente utile in fase di copertura. Migliora quando nella ripresa va a formare la “catena” con Lulic. (dal 41’st Patric sv)
Parolo 6.5 A centrocampo è l’uomo di maggior peso, anche se spesso non si vede molto. A sentirsi però sì, sempre e comunque, anche se in molti si accorgono di lui giusto se segna quattro gol.
Biglia 7 E’ ormai salito in cattedra, “er pasticciaccio brutto” contro il Chievo forse non è stato edificante ma sembra averlo sbloccato mentalmente. Detta ottimamente i tempi a centrocampo, è freddo e implacabile dal dischetto, ancora una prestazione da vero capitano per lui.
Milinkovic-Savic 5.5 Il solito combattente, forse è meno appariscente rispetto ad altre prestazioni. Si fa soffiare però un pallone che costa una partita, deve superare per forza di cose alcune leziosità.
Felipe Anderson 6.5 Maledettamente veloce, maledettamente spettacolare, maledettamente poco concreto. E’ la spina nel fianco nella difesa del Milan, ma a un certo punto prende a tirare da tutte le posizioni, senza fortuna. (dal 41’st Lombardi sv)
Immobile 6.5 E’ davvero un uomo ovunque, si guadagna un rigore, partecipa praticamente a tutte le azioni offensive. Ma deve segnare: spreca il 2-0 in maniera clamorosa pochissimo prima del pari di Suso, se non vede la porta per una squadra totalmente sprecona come la Lazio, sono guai seri.
Keita 5.5 Parte bene e quando accelera fa sempre preoccupare gli avversari. Ma è tanto poco incisivo in attacco quanto poco collaborativo in difesa: una prestazione non memorabile in una stagione molto difficile. (dal 20’st Lulic 6 Entra e porta un contributo tangibile, non trova l’accelerazione giusta per spaccare in due il Milan, e alla fine si spacca la partita).
L’all. Simone Inzaghi 6.5 La sua squadra è bella ma non balla, ormai si è capito. Come trame di gioco ed intensità questa Lazio è un capolavoro tutto suo, ma deve lavorare sulla concretezza: tra Chievo e Milan sono cinque punti svaniti per nulla: se i giocatori non segnano neanche con le mani non è colpa sua, ma è il ruolo che impone a lui di risolvere il problema. In qualche modo.