di Fabio BELLI

LAZIO

Strakosha 6.5: Mezzo voto in più di incoraggiamento e per un paio di interventi davvero notevoli. Esce dal campo a testa alta.

Bastos 5.5: Oggi meno preciso del solito, grave un errore nel primo tempo, poi acciaccato lascia la scena. (dal 46′ Keita 6: Stavolta più fumo che arrosto, ma è l’unico che ci prova fino alla fine).

de Vrij 6: La sua qualità è sempre evidente, anche lui sembra molto stanco nel finale.

Radu 5.5: Buon primo tempo, cala nella ripresa e commette una grave ingenuità che costa il rigore del raddoppio milanista.

Basta 6.5: Il più positivo, garanzia sia come esterno a destra che come terzo di difesa.

Parolo 4.5: Catastrofico l’errore sul vantaggio milanista, sbaglia molti passaggi, è ancora lontano dalla forma ottimale ma nelle precedenti partite aveva coperto le magagne, che stasera si sono viste tutte.

Cataldi 5.5: Buon dinamismo ma molti errori di misura anche per lui (dal 77′ Luis Alberto sv).

Milinkovic-Savic 6: La sua fisicità è prorompente, a centrocampo sbaglia meno dei compagni, ma non è una seratissima neanche per lui.

Lulic 6: La sua generosità è encomiabile, gioca una partita di sostanza anche se a volte lascia la sua fascia scoperta.

Djordjevic 5: Il voto che si merita, senza accanimenti nè giri di parole edulcoranti. Non è incisivo ma lotta come Inzaghi gli aveva chiesto di fare (dal 46’ Felipe Anderson 6: doveva giocare dall’inizio, difficile entrare con tutti gli spazi chiusi con la squadra già sotto. Prova a fare quello che può, non gli si può gettare sempre la croce addosso).

Immobile 5: La sua peggiore partita da quando è alla Lazio: confusionario, tra spintoni e lisci non sembra lui. L’errore nel finale non incide sulla sostanza del risultato, ma è un simbolo chiaro della serata-no.

All. Simone Inzaghi 5: Buona l’intensità messa in campo dalla squadra nella prima mezz’ora, le note positive poi si fermano lì. Rinunciare contemporaneamente a Keita e Felipe Anderson è sbagliato come segnale oltre che come scelta tattica, forse voleva suonare in contropiede ed è rimasto suonato per l’incredibile serie di errori nei passaggi dei centrocampisti che avevano costruito la vittoria col Pescara. Con l’Empoli forse è tempo di rimettere in soffitta il 3-5-2.

MILAN

Donnarumma 6: Sempre pronto quando chiamato in causa.

Calabria 7: Primo quarto d’ora difficoltoso, poi si scalda e diventa straripante sulla destra.

Paletta 6: Preciso, senza strafare

Romagnoli 6.5: I suoi interventi danno sicurezza a tutto il reparto.

De Sciglio 6: Punta quasi solo a contenere e non perde mai la posizione.

Kucka 7: I suoi break, agevolati dagli errori laziali, sconquassano gli avversari.

Montolivo 6.5: I ritmi sono abbastanza compassati, una manna per lui che può far valere qualità ed esperienza.

Bonaventura 7: Sempre pericoloso al tiro, fa soffrire la Lazio giocando tra le linee (dal 82′ Honda sv).

Suso 6.5: Cresce nel secondo tempo sfruttando i maggiori spazi concessi dagli avversari (dal 68’Locatelli 6: Compie tranquillamente il suo dovere).

Bacca 6.5: Sempre implacabile, ha un pallone giocabile e lo butta dentro, come a Genova (dal 88′ Gomez sv).

Niang 7: Le sue accelerazioni e la sua forza fisica mettono costantemente in crisi la Lazio.

All. Montella 6.5: Ottiene il massimo risultato col minimo sforzo: perfetta la gestione della gara dopo il vantaggio.

 

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