di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)

Per la serie: tutto il male vien per nuocere. La Lazio non riesce neanche a raccogliere l’ultimo punticino di una stagione che mai si sarebbe immaginata così amara arrivati al giro di boa. Contro un Lecce ridotto in dieci dalla fine del primo tempo, ma che aveva colpito appena prima dell’espulsione di Pierotti, la Lazio è riuscita a produrre solo una serie infinita di cross: qualche parata di Falcone, certo, ma era il minimo sindacale. Non entrare neanche dalla porta di servizio della Conference in Europa spezza invece un filo lungo 8 anni e apre probabilmente le porte all’ennesimo anno zero all’orizzonte: una grande amarezza, inaspettata ma forse inevitabile per come si erano messe le cose. Ora più che mai il futuro è un’incognita, speriamo che il calcio dopo tanti colpi bassi torni a riservare belle sorprese alla cara, vecchia Lazio.

FORMAZIONI – Baroni si affida all’undici titolare, ci sono Nuno Tavares sulla fascia sinistra, Rovella e Guendouzi a centrocampo, Isaksen, Dia e Zaccagni supportano Castellanos in attacco. Nel Lecce Ramadani e Berisha dal 1′ a centrocampo, Pierotti, Krstovic e Karlsson titolari nel tridente offensivo.

PATATRAC COULIBALY – Prima chance per il Lecce dopo 3′: calcio d’angolo per i salentini e il colpo di testa di Gaspar non va molto lontano rispetto all’incrocio dei pali della porta difesa da Mandas. Resta a terra Ramadani dopo uno scontro con Castellanos, gioco molto spezzettato in avvio di gara. Dopo una lunga fase di stallo si affaccia in avanti anche la Lazio, al 12′ Castellanos non arriva alla girata in porta su un cross teso di Nuno Tavares. Al 24’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Gallo tenta la conclusione dal limite dell’area: Mandas legge la traiettoria e blocca senza problemi. Al 33’ episodio discusso: Zaccagni finisce a terra nell’area del Lecce dopo un contatto con Pierotti. La Lazio protesta per un possibile rigore, ma l’arbitro fischia un fallo a favore dei biancazzurri, senza assegnare il penalty. Guendouzi protesta con veemenza e viene ammonito. Poco dopo, al 38’, Pierotti interviene duramente su Rovella a gioco già fermo e riceve un cartellino giallo. Al 44’ è il Lecce a colpire: Coulibaly ruba palla a Gila, scambia con Krstovic, entra in area e, superando anche Guendouzi, realizza in scivolata il gol dell’1-0. Nei 3 minuti di recupero, al 46’, Falcone salva il vantaggio con una parata decisiva su un colpo di testa di Guendouzi. Subito dopo, il Lecce resta in dieci: Pierotti, già ammonito, ferma fallosamente una ripartenza di Nuno Tavares e viene espulso. Sulla conseguente punizione altro super intervento di Falcone su un colpo di testa di Zaccagni.

STAGIONE AZZERATA – La Lazio inizia il secondo tempo con Pedro e Hysaj in campo al posto di Isaksen e Marusic. Con l’uomo in più la Lazio prova logicamente a fare la partita, il Lecce però chiude tutti gli spazi: all’8′ non ha fortuna un colpo di testa di Castellanos. Al 10′ è Pedro a tentare la girata ma Falcone blocca a terra sicuro, più difficile l’intervento del portiere leccese al 12′ su una botta da fuori di Guendouzi. Al quarto d’ora Prima sostituzione nel Lecce: fuori Karlsson, dentro Helgason. Vengono murate due conclusioni di Dia e Rovella dall’interno dell’area salentina, al 20′ è ancora Falcone a dire di no a un colpo di testa ravvicinato di Castellanos: Lazio che a tratti assedia il Lecce che al momento regge l’urto. Falcone viene ammonito per perdita di tempo, poi la Lazio sfiora nuovamente il pareggio: Zaccagni si accentra dalla sinistra e serve Pedro al limite dell’area, lo spagnolo calcia di piatto ma la palla esce di poco a lato. Subentrano Pellegrini per Tavares nella Lazio e Danilo Veiga per Ramadani nel Lecce. I biancocelesti continuano a spingere: un tiro da fuori area di un centrale, su assist di Rovella, viene deviato e per poco non sorprende Falcone, con il pallone che sorvola la traversa. Poco dopo, Noslin e Vecino entrano in campo al posto di Zaccagni e Rovella. Impresa storica del Lecce, che espugna l’Olimpico e conquista una salvezza da record: per la prima volta nella sua storia, il club salentino centra la permanenza in Serie A per tre stagioni consecutive. Grande festa per i giallorossi, mentre la Lazio dice addio all’Europa. Il match è stato deciso dal gol di Coulibaly. Con questo risultato, Empoli e Venezia retrocedono in Serie B. Nel finale, nervi tesi: Romagnoli viene espulso per una spallata a Danilo Veiga e per alcune proteste rivolte all’assistente.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-LECCE 0-1

Marcatore: 43` Coulibaly

LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic (46` Hysaj) Gila, Romagnoli, Tavares (73` Pellegrini); Guendouzi, Rovella (76` Vecino); Isaksen (46` Pedro), Dia, Zaccagni (76` Noslin); Castellanos. A disp.: Provedel, Furlanetto, Gigot, Provstgaard, Belahyane, Dele-Bashiru, Basic, Tchaouna, Ibrahimovic. All.: Fabrizio Del Rosso

LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani (73` Veiga), Berisha (60` Kaba), Coulibaly; Pierotti, Krstovic (88` Burnete), Karlsson (60` Helgason) A disp.: Fruchtl, Samooja, Rebic, Rafia, N`Dri, Sansone, Banda, Tiago Gabriel, Pierret, Sala. All.: Marco Giampaolo

Arbitro: Michael Fabbri (sez. Ravenna)

Assistenti: Carbone – Peretti

IV ufficiale: Ayroldi

V.A.R.: Meraviglia

A.V.A.R.: Piccinini

NOTE. Ammoniti: 33` Guendouzi (L), 36` Pierotti (L). Espulsi: 47` Pierotti (LE), 90’+4′ Romagnoli (LA). Recupero: 3` pt, 5` st

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