di Stefano BELLI

In un clima surreale la Lazio batte la Salernitana per 4-1 nel friday night che ha aperto la 32^ giornata di Serie A. Olimpico ostile per i biancazzurri che non vengono celebrati nemmeno durante i gol di Felipe Anderson (doppietta per il brasiliano), Vecino e Isaksen che decidono la sfida, Tudor ritrova così i tre punti dopo la battuta d’arresto nel derby. Per l’entusiasmo e l’allegria bisognerà invece portare pazienza.

I TITOLARI

MANDAS 6 – L’unico incolpevole sulla dormita colossale della difesa che consente alla Salernitana di rientrare subito in partita dopo l’uno-due assestato da Pipe e Vecino. Non riesce a trattenere sulla conclusione apparentemente innocua di Bradaric e in generale palesa qualche insicurezza di troppo che indispettisce ulteriormente la tifoseria già sul piede di guerra.

GILA 6 – Assieme a Lazzari si accorge troppo tardi di Tchaouna liberissimo al centro dell’area di rigore e gli dà la possibilità di accorciare (momentaneamente) le distanze.

PATRIC 6,5 – Prima dell’intervallo ci fa restare tutti con il fiato sospeso, per fortuna si tratta solo di una botta per lo spagnolo, appena rientrato dopo un lungo stop.

CASALE 6 – La notizia del giorno è che non fa troppi danni anche se sul gol di Tchaouna pensava ad altro. Quando l’avversario nemmeno ci prova a metterti in difficoltà diventa difficile rovinare tutto.

LAZZARI 5,5 – Torna finalmente a disposizione di Tudor che lo schiera per la prima volta, anche se sul gol di Tchaouna non riesce a chiudere la marcatura. Rivedibile anche sui cross.

KAMADA 6,5 – Poco appariscente per usare un eufemismo ma fa comunque il suo, se poi Felipe Anderson si divora il 4-1 vanificando l’unica sua giocata degna di nota…

VECINO 6,5 – Il gol del raddoppio non gli basta per redimersi: appena lo speaker annuncia il suo nome la frangia più estrema della curva lo apostrofa con epiteti irripetibili.

MARUSIC 6 – Nel recupero del primo tempo non coglie l’opportunità di calare il poker e chiudere la partita con il lucchetto ancor prima dell’intervallo.

LUIS ALBERTO 6,5 – Partecipa attivamente al 3-1 scodellando un pallone troppo invitante per l’accorrente Pipe che chiude il triangolo nel migliore dei modi. Nel secondo tempo Costil gli nega la gioia del gol personale. Il vero acuto lo piazza però dopo il triplice fischio, quando annuncia in diretta streaming di voler abbandonare la nave.

FELIPE ANDERSON 7,5 – Sblocca la contesa con un bel sinistro a giro e la Nord lo “ringrazia” subissandolo di fischi. Stesso trattamento in occasione del 3-1 quando chiude splendidamente la triangolazione con Luis Alberto. Tudor lo colloca nuovamente in una posizione avanzata e il brasiliano torna a fare la differenza, anche se nella ripresa

CASTELLANOS 6,5 – Va subito vicino al gol su calcio d’angolo, successivamente manca l’impatto con la sfera a pochi passi da Costil. Neanche la capocciata di Lirola lo scalfisce. Almeno lui un po’ di vivacità ce la mette, se poi la buttasse anche dentro…

I SUBENTRATI

DAL 58′ HYSAJ 6 – Ordinaria amministrazione per l’albanese, appena scampato all’incendio della sua Ferrari.

DALL’80’ PEDRO SV

DALL’80’ CATALDI SV

DALL’81’ ROVELLA 6,5 – Chi non muore si rivede. Recupera un pallone a centrocampo dando il via all’azione che porterà al poker di Isaksen.

DALL’84’ ISAKSEN 7 – Una manciata di minuti è più che sufficiente per mettere definitivamente i sigilli e regalarci l’unico bagliore della serata.

L’ALLENATORE

TUDOR 6 – Se qualcuno stasera ha intravisto sprazzi di tudorismo ci faccia un fischio. Impossibile fallire con un avversario ormai rassegnato, questa partita si è rivelata poco più di un allenamento in vista di impegni più probanti – venerdì prossimo c’è il Genoa, squadra che storicamente non ci ha mai regalato nulla, nemmeno uno scudetto di oltre 100 anni fa.

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