di Gisella SANTORO

Un mese fa Maurizio Sarri rassegnava le sue dimissioni da tecnico della prima squadra della Lazio: una decisione che è arrivata dopo quattro sconfitte consecutive, tre in campionato contro Fiorentina, Milan e Udinese e una, preventivata, contro il Bayern Monaco in Champions League. Le parole dell’allenatore sono state: “Me ne vado per dare una scossa alla squadra”




A distanza di un mese questa scossa, evocata anche da Claudio Lotito, non è arrivata e la Lazio è rimasta a metà classifica in Serie A, con un piede fuori dalla Coppa Italia dopo la sconfitta contro la Juventus ed un derby perso. È stata proprio questa sconfitta che ha fatto rimpiangere Sarri sulla panchina biancoazzurra; lui che ha giocato 6 derby in due anni alla guida della Lazio con all’attivo quattro vittorie, una sconfitta e un pareggio:

26/09/2021 Lazio-Roma 3-2: primo derby e proma vittoria di Sarri;
20/03/2022 Roma-Lazio 3-0: unica sconfitta della Lazio nel derby con Sarri in panchina;
06/11/2022 Roma-Lazio 0-1: seconda vittoria di Sarri;
19/03/2023 Lazio-Roma 1-0: terzo vittoria per l’ex tecnico biancazzurro,
12/11/2023 Lazio-Roma 0-0: primo e unico pareggio;
10/01/2024 Lazio-Roma 1-0: vittoria nei quarti di finale di Coppa Italia.

Ma in questo momento è inutile pensare al passato con Sarri e bisogna guardare avanti e alla Lazio che verrà. Tudor è arrivato in un momento difficile, con un calendario poco favorevole e con tante difficoltà legate soprattutto agli infortuni. Ha iniziato a plasmare la squadra secondo il suo modulo (3-4-2-1), ha cambiato il ruolo di alcuni giocatori (Marusic da terzino ad ala) e ha dato fiducia a giocatori che in questo campionato hanno deluso le aspettative (Kamada). Nel frattempo Sarri è stato contattato da altre squadre, nazionali ed estere, con numerose approvazioni da parte dei rispettivi tifosi; lui che aveva detto “Mi piacerebbe che la Lazio fosse la mia ultima squadra: vorrei allenarla al Flaminio”. Desiderio che molto probabilmente non riuscirà ad avverarsi a meno che in futuro, non ci sia un clamoroso ritorno di fiamma tra Sarri e la Lazio.






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