di Fabio BELLI

Mettiamola così: non era questione di modulo, ma di uomini. E se un vecchio detto dice che sono sempre i migliori quelli che se ne vanno, allora per forza di cose sono i peggiori quelli che restano. La Lazio nella partita più importante della stagione si scioglie sul più bello, come a far crollare una scenografia di cartapesta che per tre tempi aveva coperto tutte le magagne contro una delle peggiori Juventus dell’era moderna. Che in un tempo ha riportato tutti alla lucida verità: stagioni che nascono tonde, non possono morire quadrate.

FORMAZIONI – Tudor e Allegri non regalano sorprese, nella Lazio tornano dal 1′ Patric, Vecino, Guendouzi, Luis Alberto e Immobile, cinque novità rispetto alla sfida di campionato di sabato scorso. Nella Juventus, confermata l’alternanza in porta tra Szczesny e Perin, tornano Gatti in difesa, Kostic sulla fascia e Dusan Vlahovic in coppia con Chiesa in attacco.

AHI ZACCAGNI! – La Lazio cerca subito di attaccare con determinazione contro la Juventus, ma i bianconeri si difendono bene. Al 6′ McKennie tenta un cross in area, ma colpisce solo un difensore avversario, guadagnando un calcio d’angolo. Al 10′ il gioco è interrotto a seguito di uno scontro tra Zaccagni e Gatti. Si valuta se sarà necessaria la sostituzione per Zaccagni, lasciando la Lazio in inferiorità numerica. La Juventus cerca di sfruttare questa situazione e al 12′ Vecino interviene in modo deciso, cercando di calciare una palla libera in area di rigore, ma colpisce solo la gamba di Cambiaso, che cade a terra nell’area laziale. L’arbitro Massa assegna un rigore, ma dopo aver consultato il VAR per un presunto fuorigioco del giocatore juventino, conferma che Cambiaso era effettivamente in posizione di offside. Nel frattempo, la Lazio effettua la sua prima sostituzione: Zaccagni, infortunato, viene sostituito da Isaksen. Al 21′ Isaksen tenta una conclusione di sinistro che viene deviata, guadagnando un calcio d’angolo per la squadra. La Lazio continua a premere nell’area avversaria, con Patric che riceve il pallone da Felipe Anderson e calcia verso la porta di destro, ma il suo tiro termina alto sopra la traversa. Due minuti dopo, Felipe Anderson cerca la porta con un tiro da fuori area, ma il pallone non trova lo specchio della porta. La Lazio continua a esercitare pressione sulla Juventus nella loro metà campo. Marusic tenta un cross interessante, ma non riesce a trovare Immobile in area, solo una presa sicura da parte di Perin. Al 29′ Locatelli cerca di servire Vlahovic, ma l’attaccante è colto in posizione di fuorigioco. Al 34′ c’è uno scambio tra Chiesa e Cambiaso, ma quest’ultimo impiega troppo tempo e, anziché tirare, restituisce il pallone all’ex compagno di squadra alla Fiorentina, il quale prova il tiro ma trova solo una deviazione in angolo. Tre minuti dopo, Gatti riceve un cartellino giallo per un intervento in ritardo su Isaksen, e essendo già diffidato, il difensore dovrà saltare il match mdi ritorno. Al 40′ Patric crossa dalla destra trovando Luis Alberto, il cui colpo di testa a spiovere viene respinto dalla traversa della porta avversaria, con Perin sorpreso nell’occasione. Nel recupero, c’è un interessante tentativo di conclusione al volo da parte di Rabiot ma il portiere biancazzurro Mandas riesce a neutralizzare il tiro in due tempi.

COME NEVE AL SOLE – La Lazio inizia il secondo tempo con Casale al posto di Patric. Al 5′ però passa la Juventus: lancio in profondità di Cambiaso, scala male la Lazio con Luis Alberto e Chiesa ha una prateria per controllare il pallone e infilare Mandas per l’1-0 Juventus. La Lazio prova a reagire subito ma la squadra di Tudor pecca di lucidità una volta arrivata ai sedici metri, al 12′ non si chiude una combinazione promettente tra Vecino e Immobile, col capitano laziale autore finora di una prestazione piuttosto opaca. Al 15′ Locatelli tenta un destro potente che sfiora il bersaglio ma termina appena fuori. Quattro minuti dopo, McKennie offre un’ottima palla a Vlahovic, il quale supera Casale con un preciso tiro mancino all’angolo, raddoppiando il vantaggio della Juventus. Ancora una volta, la Lazio mostra delle lacune in difesa. Chiesa scambia con Kostic, il quale cerca il cross ma trova la resistenza di Casale. La Juventus sembra molto più sicura grazie a questo doppio vantaggio. Al 25′ un calcio d’angolo per la Juventus offre a Gatti l’opportunità di colpire con un colpo di testa, ma il tentativo del difensore sfila di poco a lato. Al 28′ la Lazio effettua un doppio cambio: Kamada e Castellanos entrano al posto di Luis Alberto e Immobile. Al minuto 34, durante un calcio d’angolo, Gila riesce a deviare di testa il pallone, ma ottiene solo un tocco da parte di Danilo che porta a un altro calcio d’angolo. Al minuto 36, Gila lascia il campo per far posto a Hysaj nella Lazio, mentre nella Juventus Chiesa e Cambiaso vengono sostituiti da Yildiz e Weah. Quest’ultimo, per poco, non trova subito il tocco per il 3-0, ma il salvataggio di Mandas è provvidenziale per la Lazio. Kostic viene sostituito da Alex Sandro, mentre McKennie esce per far posto ad Alcaraz. Nei cinque minuti di recupero, la Lazio non riesce a reagire e la Juventus chiude la partita con un 2-0, mettendo così un’ipoteca sull’accesso alla finale di Coppa Italia.

IL TABELLINO 

JUVENTUS-LAZIO 2-0

Marcatori: 50` Chiesa, 64` Vlahovic

JUVENTUS (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso (80` Weah), McKennie (89` Alcaraz), Locatelli, Rabiot, Kostic (89` Alex Sandro); Chiesa (80` Yildiz), Vlahovic (86` Kean).

A disp.: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Iling-Junior, Miretti, Rugani, Embalo, Nicolussi Caviglia.

All.: Massimiliano Allegri

LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric (46` Casale), Romagnoli, Gila (80` Hysaj); Marusic,  Guendouzi, Vecino,  Zaccagni (14` Isaksen); Felipe Anderson, Luis Alberto (72` Kamada), Immobile (72` Castellanos).

A disp.: Sepe, Renzetti, Cataldi.

All.: Igor Tudor

Arbitro: Davide Massa (sez. Imperia)

Assistenti: Meli – Alassio

IV Ufficiale: Rapuano

V.A.R.: Di Paolo

A.V.A.R.: Abisso

Ammoniti: 37` Gatti (J), 85` Weah (J)

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