Luca Momblano, giornalista di Telelombardia e del sito juventibus.com, è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia, nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli, alla vigilia della sfida di campionato tra Lazio e Juventus:




“Quella di domani per motivi opposti è una gara con tante incognite, dobbiamo appoggiarci all’immaginazione prima dello storico del campo. La Juventus ha avuto 14 giocatori che sono andati via con le Nazionali, arriva da 7 punti conquistati in 8 partite e dunque in crisi di risultati anche se non ancora di classifica. I bianconeri hanno bisogno di fare punti per essere tranquilli in zona Champions, non dovrebbe essere un’incognita l’assetto tattico perché Allegri non è solito cambiare e sperimentare, sarà un 3-5-2 da applicare però contro la Lazio di Tudor che ancora non si conosce. Non ci saranno Milik e Vlahovic in attacco, mancherà anche Alex Sandro che comunque difficilmente avrebbe giocato titolare. Lo scacchiere della partita lo scopriremo dopo 10-15 minuti per scoprire il canovaccio tattico della partita”.

“Per Sarri si è parlato anche di vicissitudini extra-campo che hanno influenzato la scelta di rassegnare le dimissioni. Sicuramente la scelta è stata sorprendente, in quanti danno le dimissioni al giorno d’oggi? Se si restringe il campo delle decisioni ai rapporti con la squadra o ai rapporti con la società, magari relativamente alla scontentezza sul mercato, io propendo più ai primi come decisivi per la scelta dell’addio. Probabilmente si è incancrenito qualcosa con la squadra perché andando alla Lazio Sarri sapeva di non poter competere per i primi obiettivi di mercato, si tratta di un allenatore che ha sempre fatto benissimo con il materiale che gli veniva messo a disposizione, soprattutto a Empoli e a Napoli e in parte anche nella prima parte dell’esperienza alla Lazio. Tudor può essere l’uomo giusto per ripartire, anche alla Juventus da secondo di Pirlo si è speso per il bene della squadra, secondo me è stata una scelta giusta da parte della Lazio”.

“Per quanto è importante la qualificazione Champions per la Juventus, anche a livello economico, è quasi più importante la partita di domani rispetto a quella di martedì per i bianconeri. Ad Allegri viene fatto pesare però il fatto che dopo Pirlo la Juventus non ha più alzato un trofeo. Campionato e Coppa Italia sono obiettivi non sovrapponibili, senza sistemare le cose prima in campionato tra l’altro il calendario nella parte finale sarebbe molto più complicato. Nelle ultime otto partite per la Juventus è arrivata solo una vittoria col Frosinone al 96′ grazie a un gol di Rugani, a livello razionale mi viene da dire che quando tu costruisci una squadra che deve vivere gestendo bene le singole situazioni, ovvero quello che una volta chiamavamo gli episodi, a volte capita che questi episodi possano girare male. Quest’anno la Juventus ha vinto diverse partite nei minuti finali, nelle ultime settimane sono arrivati ko e pareggi immeritati contro Napoli, Juventus e Udinese”.






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