La nomina di Igor Tudor come allenatore della Lazio al posto del dimissionario Maurizio Sarri rappresenta un’importante svolta nel panorama calcistico italiano. L’ex calciatore croato, nato il 16 aprile 1978 a Spalato, ha intrapreso una carriera di moderato successo, tanto sul campo da giocatore quanto in panchina. Ora, in un club certamente ambizioso, tra i più importanti allenati come guida tecnica principale in carriera, cerca una consacrazione.

Dopo aver rifiutato il Napoli durante l’autunno, Tudor si ritrova nuovamente ad allenare in Serie A, con la squadra della Capitale. Andiamo alla scoperta della sua carriera ripercorrendo le tappe principali di essa.

Gli anni da calciatore

Da calciatore, Tudor ha iniziato la sua carriera nell’Hajduk Spalato, squadra della sua città natale, dove ha fatto ritorno anche al termine della sua esperienza agonistica. Ha speso diversi anni in Italia, legando il proprio nome alla Juventus, squadra che lo ha acquistato nell’estate del 1998. Qui, sotto la guida di Marcello Lippi, Tudor si è trasformato da difensore a centrocampista, contribuendo significativamente alle vittorie della squadra con 4 reti fondamentali nella corsa allo Scudetto. La sua esperienza con la Juventus include due titoli di Serie A e due Supercoppe di Lega, nonostante alcuni infortuni e una forte concorrenza nel ruolo.

Parallelamente, ha avuto un ruolo centrale nella nazionale croata, partecipando ai Mondiali del 1998, dove la Croazia ha ottenuto un sorprendente terzo posto, e all’Europeo del 2004. Entrambe le competizioni, famosissime a livello planetario, hanno saputo ispirare svariati giochi di calcio, così come anche slot e mini giochi presenti all’interno di vari casinò virtuali autorizzati e con regolamentazione, da non confondere ovviamente con i Non-AAMS Casinos.

Il percorso da allenatore

Come allenatore, Tudor ha dimostrato la stessa passione e dedizione che lo hanno contraddistinto da calciatore. Ha iniziato la sua carriera in panchina all’Hajduk Spalato, prima come assistente e poi come allenatore dell’Under-17, per poi diventare vice della nazionale croata.

In Italia, ha guidato Udinese, Juventus (come vice) e Hellas Verona. Con l’Udinese ha raggiunto la salvezza in momenti cruciali, mentre con l’Hellas Verona ha ottenuto una confortante salvezza nel 2022, sfiorando in seguito il record di punti per la società e proponendo un gioco di buonissimo livello che lo ha reso attenzionato dai grandi club.

La carriera internazionale di Tudor è altrettanto ricca, avendo allenato squadre in Croazia, Italia, Grecia, Turchia e Francia. In particolare, la sua esperienza in Turchia con il Karabükspor e il Galatasaray, e in Francia con l’Olympique Marsiglia, dove ha chiuso il campionato al terzo posto, testimoniano la sua capacità di adattarsi a contesti diversi e di ottenere risultati importanti.

La nuova avventura alla Lazio

Il passaggio alla Lazio si presenta come una nuova e stimolante sfida per Tudor. La sua esperienza, la versatilità tattica e la conoscenza del calcio italiano e internazionale lo rendono la scelta ideale per una squadra che mira a riaffermarsi tra le protagoniste del calcio italiano. La comunità calcistica attende con interesse di vedere come Tudor applicherà la sua visione e la sua esperienza per portare la Lazio verso nuovi successi.

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