di Gisella SANTORO

LAZIO (4-3-3): Provedel; Hysaj, Romagnoli, Gila, Lazzari; Luis Alberto, Cataldi, Vecino; Zaccagni, Immobile, Felipe Anderson: All.: Sarri. Sembrava di essere tornati indietro di un anno con la formazione che lunedì scorso è scesa in campo all’Olimpico per affrontare l’Udinese. Per la prima volta da inizio stagione la Lazio non ha avuto tra gli 11 titolari, i nuovi acquisti. La scelta di Maurizio Sarri, però, non ha invertito il trend negativo dell’ultimo periodo, e la Lazio ha subìto la terza sconfitta casalinga consecutiva che ha seriamente compromesso la classifica trascinando la Lazio al nono posto, ed è stata la causa della rottura definitiva tra la squadra biancazzurra e il tecnico toscano.




L’anno scorso (marzo 2023) con la stessa formazione con le varianti infortuni/squalificati e con la presenza di un centrocampista col vizio del gol come Milinkovic-Savic, la Lazio veniva sconfitta due volte dagli olandesi dell’AZ in Conference League con conseguente eliminazione dalla competizione europea. In campionato invece, mentre il Napoli cavalcava solitario verso la conquista del suo terzo scudetto, tutte le altre squadre, compresa la Lazio, inseguivano i partenopei per un posto in Champions League.

Così l’ultima partita di Mister Sarri alla guida della Lazio è rimasta sospesa tra passato e presente e lui relegato in tribuna per via della squalifica, ha guardato in diretta i flashback della sua avventura in biancazzurro.






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