di Giorgio BICOCCHI 

Prendiamola a ridere: in fondo ci e’ andata bene perdere solo 1 a 2… La Fiorentina centra quattro pali, crea una mezza dozzina di nitide occasioni. Terracciano avrebbe potuto pure non fare la doccia e andare direttamente a un party a Ponte Vecchio. Il tutto per dire che siamo stati in difficoltà per l’intera gara, senza elettricità nelle gambe e nella testa. Vuoti in attacco, molli in mezzo al campo. Ottavo posto in classifica, dieci sconfitte già maturate. Quest’anno non è proprio aria ma si era già capito a fine agosto, purtroppo…




Primo tempo

– La Fiorentina colleziona 4 angoli nei primi dieci minuti. Ci aspettavamo una partenza-sprint dei viola ma così sembra troppo, cavolo…;

– Non ripartiamo, non facciamo filtro. Eppure i viola giocano con tanti interpreti offensivi. Ci sono buchi davanti alla nostra difesa, mancando un interditore. E si soffre, eccome se si soffre…;

– Provedel devia sul palo un tiro di Gonzalez. Casale salva sulla linea sulla ribattuta a occhi chiusi;

– “Aho, semo sfiniti”, ci scrive il solito amico. E in effetti subiamo tantissimo;

– Belotti coglie il secondo legno di testa. Gli angoli si susseguono. Come le mischie davanti a Ivan. E in attacco, chiederete. Nulla di nulla…;

– Quando Biraghi, sull’ennesimo corner, timbra il terzo palo viola della serata, il “Franchi” si ammutolisce;

– Poi, all’improvviso, il lampo. Guadagnamo palla sulla trequarti viola e scattiamo come molle. E’ quasi una azione alla mano, stile rugby. La difesa della Fiorentina si apre, in modo inspiegabile. L’assist di Guendouzi per Luis Alberto e’ un cioccolatino da scartare. Siamo in vantaggio, crudeltà del pallone;

– La Fiorentina guadagna gli spogliatoi a testa china, imprecando contro il destino cinico e baro. “Ma mica potemo prosegui’ a sta’ in trincea…”, profetizza il solito amico di stadio…;

– Sarà stata una tattica? Starsene accucciati nella nostra metà campo per non sprecare energie, già zavorrati da assenze in serie? E’ l’enigma che ci accompagna al cambio di campo;

Secondo tempo

– Sarri fiuta il pericolo, butta dentro forze fresche, Zaccagni e Hysaj;

– Sembra che la Fiorentina allenti la pressione ma le fregature sono in arrivo;

– Gonzalez per poco non pesca l’incrocio dalla distanza. Poi Ranieri di testa impegna Provedel. E noi, in attacco? Niente di che…;

– Addirittura incassiamo il gol del pari sbagliando una facile azione di attacco. Di rimessa, incredibile ma vero, Kayode fa 1 a 1;

– E qui, confessiamolo, neppure il più inguaribile Laziale avrebbe scommesso un cent su di noi…;

– Casale e Belotti: Guida fischia il rigore ma c’è più di un dubbio. Gonzalez centra il quarto palo viola della serata. Ma noi non ci destiamo, vinti dalla stanchezza accumulata in queste settimane;

– Dormiamo, poco dopo: Romagnoli si abbassa su un tiro da fuori. Provedel smanaccia centralmente. Un gioco da ragazzi per Bonaventura siglare il vantaggio;

– Spenti e senza nerbo assistiamo al palleggio viola. Italiano batte Sarri, forse al “Franchi” si spengono malinconicamente le nostre speranze di una resurrezione in Campionato. E questo, a fine febbraio, ci fa stare male…






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