«Ho una malattia grave. Mi resta da vivere nel migliore dei casi un anno, nel peggiore molto meno. Impossibile dirlo con esattezza, quindi è meglio non pensarci». Che Sven Goran Eriksson lottasse con problemi di salute era noto, ed ora la reale gravità del proprio stato l’ex allenatore svedese, 75enne, l’ha svelata in una intervista all’emittente Radio P1, scioccando il mondo del calcio, dalla Svezia all’Italia.




«Resisterò per tutto il tempo che posso». Eriksson ha poi aggiunto di affrontare la realtà cercando di rimanere positivo e di «trarre qualcosa di buono» dalla diagnosi che non gli lascia scampo. «Si tenta di ingannare il cervello. Altrimenti è troppo facile soccombere, diventare negativi e rimanere bloccati in casa. Meglio cercare di vedere gli aspetti positivi e non arrendersi nei momenti difficili». E ancora: «Non sono in ospedale, conduco una vita normale. Ogni tanto vado a fare una visita. Natale e Capodanno, tutta la mia famiglia era qui – ha raccontato – Quando ricevi un messaggio del genere, apprezzi ogni giorno e sei felice quando ti svegli la mattina e ti senti bene, quindi è quello che sto facendo». Con la Lazio allestita da Sergio Cragnotti in quattro stagioni Eriksson ha vinto lo storico Scudetto del 2000 e anche la Coppa delle Coppe, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e la Supercoppa Uefa.






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