Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha commentato così in conferenza stampa la sconfitta subita per 2-0 in Champions League sul campo dell’Atletico Madrid:
“L’anno scorso le italiane sono arrivate in fondo, sembrava un’inversione di tendenza, ma ho sempre detto che i sorteggi hanno influito. Il lungo periodo dà indicazioni più attendibili, ora ci sono quattro spagnole agli ottavi e in Liga ora il livello mi sembra abbastanza alto“.
“Sull’approccio ai due tempi abbiamo avuto qualcosa in meno. In tutti e due gli spezzoni, nei primi 10 minuti, loro avevano una cattiveria diversa. Nella fase centrale del primo tempo abbiamo trovato situazioni per far male. Leggevo i dati, le occasioni sono 4 contro 4, le chance le abbiamo create. Se poi questo non concretizzarle dipende dalla cattiveria mentale diversa, non lo so, può darsi. Loro sono di alto livello tecnico e di cilindrata mentale. Sono cattivi, scaltri, rimangono a terra se serve. Hanno una grande mentalità. A questi livelli ci manca un po’ di cilindrata“.
“Sono scontento del rendimento di qualcuno, ma è la normalità. Venire in questo stadio e creare 4 palle gol non me lo aspettavo neanche. A ogni nostro errore l’Atletico ha segnato, noi non ci siamo riusciti. A livello numerico la partita non propone una grande differenza. Forse dipende dalla qualità offensiva, ma rispetto agli anni scorsi concedono qualcosa di più“.
“Come avrebbe giocato l’Atletico più o meno lo sapevamo. Un 5-3-2 in fase di impostazione che si sarebbe trasformato quasi in una difesa a 4, con Molina più basso rispetto a Lino. A livello di pressione siamo venuti un po’ meno nella ripresa, il nostro piano partita era diverso, volevamo tenere la gara in equilibrio, rimanere compatti, senza accettare la partita a campo aperto e poi prenderci i rischi negli ultimi 20 minuti. Invece siamo andati sotto ed è cambiato tutto“.
“In tutta la carriera non ho mai giocato contro il Barcellona, è il mio desiderio anche se stanno giocando in un altro stadio, ora. Col Barcellona bisogna giocarci almeno una volta nella vita“.