Manuel Lazzari è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Atletico Madrid-Lazio, sfida che chiuderà la fase a gironi di Champions League. Le due squadre si giocano il primo posto nel raggruppamento ma entrambe sono sicure della qualificazione agli ottavi di finale:
“Sarri è un grande allenatore. Prima ero un quinto di centrocampo, ora sono cambiato completamente. Questo lo devo al mister, ora come squadra facciamo tanto possesso palla. Dal suo arrivo ha cambiato tante cose. Dobbiamo ringraziarlo per il secondo posto dello scorso anno e per il passaggio dei gironi di quest’anno. Abbiamo studiato bene l’Atletico. Griezman è un fenomeno, gioca ovunque, però non dobbiamo concentrarci solo su di lui. Hanno tanti giocatori che possono risolvere la partita da soli. Dobbiamo cercare di rimanere in partita il più possibile“.
“Sicuramente come ha detto il mister rispetto all’anno scorso mancano le occasioni, i tiri in porta e la finalizzazione. Dobbiamo lavorarci di più, soprattutto sulla catena di destra abbiamo perso un giocatore fondamenta come Milinkovic. Guendouzi si sta inserendo piano piano, il feeling aumenta di partita in partita. Manca solo una cosa, chiudere le partite. Anche a Verona, aver pareggiato quella partita, se ci penso sembra una cosa incredibile. Loro hanno pareggiato senza aver tirato in porta. Avevamo creato altre 5 o 6 occasioni per chiuderla. Secondo me manca solo questo. A livello di palleggio e velocità di gioco siamo meglio dell’anno scorso“.
“Tanta gente è ancora focalizzata sul secondo posto dell’anno scorso. Quindi si guarda al posizionamento di quest’anno e si guarda a oggi che siamo un po’ indietro. Ma è ancora tutto aperto, siamo a soli quattro punti dal quarto posto. Non è tutto da buttare, andiamo avanti a testa alta e pensiamo solo alla partita di domani. Vincere domani? Sarebbe una spinta davvero grande, qui vincono davvero in pochi. Sappiamo che è una partita davvero complicata, stiamo parlando di una squadra molto forte tecnicamente e fisicamente. Ma se siamo arrivati qui è perché siamo forti anche noi“.