di Claudio CHIARINI

Eccolo lì, altro arbitraggio scandaloso ai danni della Lazio! Vince a Verona 1-2 ma Ayroldi e il VAR decidono di annullare lo splendido e regolarissimo gol di Casale.
Danno a noi e regalone alle nostre rivali!




Mi domando: a quale altra squadra avrebbero potuto fare un torto di tale portata?
Un torto che per gravità affianca quello del gol juventino convalidato malgrado il pallone, come con palese evidenza dimostrato dal corretto fermo immagine, fosse abbondantemente uscito da campo.

A nessun’altra. Se poi lo avessero fatto al RosicOne avrebbe tuonato e vomitato fuoco e fiamme per settimane. La Lazio invece no. Tace, almeno finora. Incassa il potente montante sotto il mento sganciato a match fermo da Ayroldi e colleghi, va a tappeto e non si rialza: inerme, ferita, incredula.

È vero, la Lazio di questa stagione è la brutta copia di quella della scorsa, e più avanti darò la mia personale spiegazione di questa involuzione, ma pensate un po’: malgrado il gioco che latita e i punti persi malamente contro squadre di caratura inferiore, anche per colpe proprie, se avessimo i 10 punti che finora (e attenzione: troppi ne perderemo a causa dei futuri, certi “errori arbitrali” ai nostri danni!), ci hanno tolto direzioni di gara malandrine, avremmo ben 31 punti e saremmo al terzo posto 2 punti davanti al Milan: in piena lotta per conquistare un posto nella prossima Champions League col bel gruzzoletto che ne consegue!
Meditate gente, meditate…

Come preannunciato, veniamo ora alla mia spiegazione del perché questa Lazio fa una gran fatica a creare azioni pericolose e palle gol. Dopo il clamoroso, miracoloso e quasi inspiegabile secondo posto (sempre ottenuto malgrado la copiosa sottrazione di punti dovuta agli “errori arbitrali”), Sarri, da inizio stagione, sembra essere stato colto da un attacco di paurite: chiede ai giocatori di essere spavaldi, cazzuti, ma non fornisce il buon esempio perché è lui stesso il primo ad essere remissivo e timoroso. Questo perché, qualunque avversario gli si presenti dinanzi, gioca sempre con due o almeno un terzino difensivi, Marusic e Hysaj, peraltro entrambi di qualità limitata e dal pessimo rendimento.

Neppure in Coppa Italia contro il Genoa ha tentato l’esperimento, e sarebbe stata l’occasione perfetta, di schierare la coppia più offensiva Lazzari-Pellegrini.
Già, giochiamo contro il Genoa imbottito di riserve: paura, terrore!
Ci potrebbero massacrare!

In conclusione, sostengo che se nel prossimo mercato di gennaio la Società non aprirà il cordoni della borsa per l’acquisto di due forti e completi difensori laterali da far giocare titolari, uno a destra e uno a sinistra, allora tra non gioco e futuri, certi, “errori arbitrali” a danno della Lazio, la stagione dei biancazzurri, ahimè, sarà con tutta probabilità fallimentare.






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