di Giorgio BICOCCHI  (foto © Antonio FRAIOLI)

Stavolta, al fotofinish, vinciamo noi. Nel 2019 il Celtic aveva sbancato l’Olimpico grazie a un erroraccio di Berisha, la mezzala kosovara, non il portiere. Bene, stavolta la vendetta sportiva ai danni degli scozzesi la firma Immobile. Un uno-due pazzesco, un vero bum-bum. Ciro trascina la Lazio alla terza vittoria nel girone di Champions e fa 203 reti con la Lazio. In una serata in cui brillano Patric e Gila, in cui Isaksen mostra finalmente guizzi di qualità, arriva un successo tonificante. E sul Lungotevere si risentono i clacson dei Laziali festanti…




Primo tempo

– La nostra – una volta tanto – e’ una partenza a razzo, beninteso senza reti. Ci prova Isaksen. Poi Felipe si mangia un gol di testa su assist al bacio di Guendouzi. Ed e’ largo un tiro del Mago;

– “Ah, ma quindi in porta se po’ tira’…”, ci sussurra all’orecchio l’amico di stadio. Sarà un fuoco di paglia, però, perché la Lazio di quest’anno soffre maledettamente in zona-gol;

– Mentre i tifosi scozzesi storpiano “Bella Ciao”, il Celtic gioca la sua gara ordinata;

– E il Taty, chiederete? E’ in versione assist-man ma nessun compagno lo rifornirà per calciare in porta…;

– E il problema di quest’anno è proprio questo: sia che giochi Ciro sia che si esibisca Taty il prodotto è sempre lo stesso. In porta non si tira;

– L’atbitro turco ammonisce due scozzesi ma la Lazio non punge;

– Un bell’applauso se lo guadagna Gila con un tackle, sotto la Tevere, che ricorda – per un momento – gli interventi in scivolata di Nesta;

– Non facciamo breccia. Felipe quasi mai salta l’uomo. Isaksen guizzante ma non decisivo. Lazzari spinge ma combina poco. Rovella calcia in curva da buona posizione dimostrando che c’è idiosincrasia tra lui e il tiro. Il Mago si sbraccia ma ha pochi riferimenti offensivi…;

– Insomma, tanta buona volontà ma in attacco siamo sterili. E infatti Hart sarà praticamente inoperoso, un paio di uscite a parte…;

Secondo tempo

– Subito Lazio? No, la zanzara olandese del Celtic, quello che già ci aveva segnato all’andata, sfiora il palo sotto la Sud. Poi ancora Celtic con una iniziativa combinata tra i due esterni di attacco;

– La Lazio stenta a dare ritmo alle sue azioni. Il solito tran-tram in mezzo al campo ma si combina poco…;

– Ecco Ciro. Poi Pedro. Lo spagnolo lotta ma non sprinta. Immobile chiede assist al Mago;

– “Ma sti portieri avversari manco sappiamo se so’ boni o meno…”, commenta un tifoso della Monte Mario. E, in effetti, anche Hart replica ciò che già era successo a Costil, sabato scorso a Salerno;

– Lazzari sprinta sotto la Tevere. I minuti passano ma lo 0 a 0 resta. “Ma che c’annamo a fa’ a Madrid…”, strepita il laziale pessimista…;

– Ultimo segmento di gara: succederà di tutto. Come un Luna Park;

– C’è lo zampino di Isaksen in entrambe le reti. “S’e’ svejato!”, si commenta anche in tribuna stampa. Togliete tutto ai romani ma non il sarcasmo reiterato…;

– Eccolo, il primo gol. Su un rimpallo generato in area da un tiro di Isaksen si avventa Immobile. Che realizza un gol mica facile…;

– Celtic alle corde. Ancora Immobile, sotto la Nord, con un movimento e un tiro da centravanti vero. 203 reti per Ciro, il Re e’ vivo, altroché …;

– Esce il Mago (che già non stava bene da un po’…). Finita? Macché. L’arbitro turco si inventa un rigore farlocco che per fortuna il Var cancella. Resta però il giallo per Patric;

– La Lazio soffre ma vince sul filo di lana. “Annamo a magna’ na’ pizza?”, ci chiede un amico. “No, vado a tifare per il Cholo”, rispondiamo convinti…






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