di Giorgio BICOCCHI 

“Ecco, ce mancava de perde co’ l’ultima in classifica, che mai aveva vinto…”: la considerazione del tifoso che incontriamo fuori l’Arechi dice tutto. Cade anche l’ultimo alibi: “eh, ma il calendario fino ad ora e’ stato tremendo…”: ecco, se perdi a Salerno sei condannato a una stagione di stenti. Senza Luis Alberto non c’è luce, delude abbondantemente tutto il centrocampo. Senza ritmo, senza tigna, senza idee: il viaggio in Costiera e’ un pianto. Sarebbe stato meglio fermarsi a Positano e neppure guardare la partita in tv.

Primo tempo

– Inzaghi praticamente vara il “catenaccio”. Difesa a 5, centrocampo a 4, un attaccante che pure aiuta indietro… “Qui se non movi la palla rapida non sfondi”, suggerisce l’amico con cui seguiamo la sfida dell’Arechi;

– E contro il muro di granata ci infrangeremo per venti minuti buoni, ruminando calcio sterile. Un classico degli ultimi tempi…;

– Privi di fantasia daremo così spazio – inoffensivi come eravamo – all’orgoglio granata;

– Gli spioventi di Candreva, pure con la carriera al tramonto, restano i più infidi della Serie A. E infatti Provedel smanaccia…;

– Poi il vento allunga un tiro di Bohinen che si stampa sulla traversa;

– Ci diamo una svegliata verso il minuto 25: prima Gyomber devia un tiro a botta sicura di Felipe. Poi Costil, il vice di Ochoa chiamato al proscenio, si lascia ipnotizzare da un cross di Marusic che esce di poco;

– Abbiamo mezzali di poca iniziativa. Zaccagni solo in una occasione sprinta e quasi va in porta. Dall’altro versante Lazzari e Felipe si impegnano ma combinano poco;

– Serviva una follia per sbloccare una gara così chiusa. E la follia la commette Gyomber che scivola e trascina a terra Immobile. Il Var Pairetto richiama un incertissimo Prontera che indica il dischetto dopo tre minuti buoni. Ciro segna e fa 100 gol in trasferta;

– Ancora Prontera falsa la gara. Gyomber – ammonito in occasione del penalty – entra sul ginocchio di Marusic. Ma l’arbitro chiude gli occhi…;

– Sintesi della frazione: Lazio avanti col minimo sforzo. Serve fare di più in attacco: lo scriviamo praticamente da agosto altrimenti non avremmo segnato così poco in Campionato…;

Secondo tempo

– Puoi stare tranquillo con la balbettante Lazio di quest’anno? E infatti sbagliamo il posizionamento in difesa e Kastanos segna il più facile dei gol;

– Reagiamo? Macché. Solita manovra ingolfata. Costil non compie parate. E Inzaghi inserisce Fazio vista l’aria da battaglia…;

– Zaccagni si fa male al ginocchio e la gara (e forse le prossime sfide, speriamo di no…) si ingarbuglia ancora di più…;

– Candreva resta sempre uno dei più forti centrocampisti della A. E da 20/22 metri calcia un destro al fulmicotone che sorprende Provedel. Poteva fare di più Ivan? Si…;

– Sarri cambia ma la Lazio stenta. Attacca ma senza sfondare. La Salernitana si difende a pieno organico. Insomma, il classico copione che da sempre soffriamo;

– E infatti non creiamo pericoli. Bisognava vincere ma invece stiamo perdendo. Pure in modo meritato, occorre ammetterlo;

– Il cronometro trascorre e la Lazio resta impalpabile nei 16 metri avversari;

– El Taty calcia alto sulla traversa. L’Arechi ruggisce perché assapora la prima vittoria stagionale. Riflettori accesi ma non per i nostri;

– Finisce così, tra mille rimpianti. Altra sconfitta in trasferta, altro stop, classifica che più anonima non si può

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