di Fabio BELLI (foto © Antonio FRAIOLI)

Esclusa la parentesi Covid, con due vittorie splendide ma a porte chiuse contro Borussia Dortmund e Zenit San Pietroburgo, la Lazio non faceva festa in casa in Champions nella fase a gironi dal 2007. Un Lazio-Werder Brema in cui si accese la stella incredibilmente intermittente di Mourad Meghni e Tommaso Rocchi andò a segno due volte, segnando anche un rigore praticamente “strappato” al portiere tedesco Wiese. Stavolta l’Olimpico è un catino ribollente per l’occasione, “non importa quanti saranno, spero facciano l’inferno” aveva detto Sarri e squadra e tifosi hanno subito aggredito il Feyenoord con la forza di un cane a tre teste. Il Cerbero ha avuto alla fine il volto di Ciro Immobile, che torna a segnare su azione un gol splendido ma che è soprattutto il duecentesimo della sua straordinaria favola biancazzurra. Che non è l’unica della serata, visto che la vittoria riporta la Lazio in condizione di giocarsi una qualificazione in Champions che vale tanto, perché il Feyenoord non era solo un tabù ma anche un avversario di grande valore, gioco, pressing e intensità. Ma la Lazio ha avuto di più di tutto in una serata da incorniciare.

FORMAZIONI – Sarri torna all'”undici Champions” visto contro Atletico Madrid e Celtic. Torna quindi Kamada titolare a centrocampo con Vecino in cabina di regina, in difesa Patric e Romagnoli mantengono il loro posto con Hysaj che torna dal 1′ vista l’assenza di Marusic. In attacco Immobile torna titolare assieme a Zaccagni e Felipe Anderson. Nel Feyenoord Arne Slot se la gioca col tridente composto da Stengs, Gimenez e Paixao, Geertruida in difesa e Wieffer a centrocampo ci sono regolarmente.

CIRO FA 200 – Parte forte la Lazio con Zaccagni che già al 1′ sfonda sulla sinistra e costringe al fallo da ammonizione Nieuwkoop. Al 5′ Romagnoli non trova la coordinazione di testa su calcio d’angolo di Luis Alberto, al 7′ dubbi per un contratto in area tra Felipe Anderson e Hartman ma Marciniak lascia proseguire. Non ha fortuna una bella serpentina di Felipe Anderson in area, al 13′ è velleitaria una conclusione di Stegs che finisce tra le braccia di Provedel. Al 17′ duro scontro tra Hysaj e Nieuwkoop. Ha la peggio l’olandese che per il duro colpo subito alla testa deve uscire in barella, sostituito da Trauner. Al 22′ sballata una conclusione di Vecino dalla lunghissima distanza. La Lazio tira un po’ il fiato dopo un inizio di gara a ritmi altissimi e alla sua prima palla gol il Feyenoord rischia di colpire: gran movimento di Gimenez che taglia fuori Romagnoli e arriva a concludere a tu per tu con Provedel, che si supera nella deviazione in angolo. Al 36′ altra bella combinazione in velocità degli olandesi che mandano Paixao al tiro in area, pallone sull’esterno della rete. Proprio nel momento di maggior crescita del Feyenoord, però, colpisce la Lazio. Al primo dei 4′ di recupero Felipe Anderson trova il break per servire in profondità Immobile, che salta Bijlow e da posizione defilata insacca, segnando il suo gol numero 200 in tutte le competizioni con la maglia della Lazio. Feyenoord tramortito, al 49′ Romagnoli su angolo di Luis Alberto per poco non trova di testa il raddoppio, poi si va all’intervallo.

PROVEDEL BLINDA TUTTO – Nel secondo tempo il Feyenoord riparte a testa bassa a caccia del pareggio ma colleziona solo un paio di calci d’angolo. All’8′ Sarri inserisce Guendouzi al posto di Kamada, primo quarto d’ora della ripresa comunque di marca olandese ma alla squadra di Slot manca l’ultimo passaggio per concludere verso Provedel. La Lazio cambia ancora al 18′, Zaccagni e Immobile lasciano spazio a Pedro e Castellanos. Al 20′ la Lazio batte tre angoli di fila ma la difesa del Feyenoord riesce sempre a cavarsela, quindi su una punizione dalla trequarti di Paixao, chance per Gimenez che di testa manca di poco il bersaglio. Ammoniti Vecino e Zerrouki per aver fermato ripartenze avversarie. Ancora cambi per le due squadre, nel Feyenoord dentro Jahanbakhsh e Ivanusec, fuori Trauner e Paixao. Sarri si gioca gli ultimi cambi con Rovella e Luca Pellegrini inseriti rispettivamente al posto di Vecino e Hysaj. Al 36′ Slot inserisce Ueda al posto di Zerrouki e Milambo al posto di Stengs. Ammonito anche Wieffer per aver fermato una ripartenza di Castellanos, 6′ di recupero e proprio il Taty va vicino al raddoppio in contropiede su invito di Pedro, ma l’ultima parola sulla partita è di Provedel con la parata che blinda l’1-0, fondamentale per il cammino in Champions della Lazio.

IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-FEYENOORD 1-0

Marcatore: 45`+1` Immobile

LAZIO (4-3-3):Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli Hysaj (75` Pellegrini); Kamada (53` Guendouzi), Vecino (75` Rovella), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (63` Castellanos), Zaccagni (63` Pedro). A disp.: Magro, Sepe, Gila, Cataldi, Isaksen. All.: Maurizio Sarri

FEYENOORD (4-3-3): Bijlow; Nieuwkoop (20` Trauner) (74` Jahanbakhsh), Geertruida, Hancko, Hartman; Timber (81` Milambo), Zerrouki (81` Ueda), Wieffer; Stengs, Gimenez, Paixao (74` Ivanusec). A disp.: Wellenreuther, Lamprou, Beleen, Dilrosun, Lopez, Van Den Belt, Lingr. All.: Arne Slot

Arbitro: Szymon Marciniak (POL)

Assistenti: Tomasz Listkiewicz (POL) – Adam Kupsik (POL)

IV Ufficiale: Tomasz Musial (POL)- V.A.R.: Tomasz Kwiatkowski (POL). A.V.A.R.: Marco FRITZ (GER)

NOTE: Ammoniti: 2` Nieuwkoop (F), 69` Vecino (L), 70` Zerrouki (F), 77` Wieffer (F). Recupero: 4’pt, 6′ st

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