Come ogni 27 Ottobre, anche quest’oggi si celebra la Festa della Bandiera della Grecia. È una ricorrenza nient’affatto estranea alla Società Sportiva Lazio, soprattutto con riguardo agli originari colori sociali, atteso che il 9 Gennaio 1900 Luigi Bigiarelli, nel giorno della fondazione del sodalizio capitolino, puntualizzó sin da subito e senza alcuna incertezza interpretativa che: “La Lazio avrà i colori della Grecia, Patria delle Olimpiadi!”.
STORIA DELLA BANDIERA DELLA BAVIERA
LA LAZIO “AZZURRA” DEL 1915
(L’ITALIA SPORTIVA)
LA LAZIO “BIANCAZZURRA” DEL 1974
(IL TEMPO)
LA LAZIO “BIANCOCELESTE” DEL 2000
(IL CORRIERE DELLO SPORT)
CENTRO ITALIANO STUDI VESSILLOLOGICI
STORIA DELLA BANDIERA DELLA GRECIA
A cavallo dei secoli XVIII e XIX, il principale segno ammesso per i greci sotto il dominio turco era l’insegna mercantile rossa con striscia distintiva (azzurra nel caso specifico) che la Porta concedeva ai popoli non mussulmani.
Hellas, 1821-1822
Prima bandiera nazionale greca adottata provvisoriamente nel 1821 e sostituita l’anno successivo dalla versione ufficiale con i colori invertiti. Bandiere bianche con croce azzurra – talora leggermente scorciata – erano già apparse fin dal 1769 durante la lotta per l’indipendenza dai turchi; tali erano le insegne dei patrioti Mavromichali e di Plaputas.
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, c. 1822-1924 e 1935-1970
Repubblica Greca, Helleniké Demokratia, 1924-1935 e 1975-1978
Bandiera nazionale e di stato scelta dall’assemblea di Epidauro che il 1° gennaio 1822 dichiarò l’indipendenza della Grecia. Sulla versione di stato, nel periodo del regno di Ottone di Wittelsbach (1833-62), figurò lo scudetto di Baviera e negli altri periodi di monarchia (1862-1924 e 1935-70) una corona. Fu progressivamente affiancata e sostituita dalla versione a strisce e finì per essere riservata all’impiego come bandiera nazionale e di stato sul territorio continentale, esclusi i porti. Abolita il 18 agosto 1970 sotto il regime dei colonnelli, fu reintrodotta il 7 giugno 1975 dalla repubblica e fu l’unica bandiera greca, valida per tutti gli usi, fino al 22 dicembre 1978, quando fu di nuovo abolita. La croce, spesso figurata e accompagnata da santi e simboli vari, era già diffusamente portata su vessilli rivoluzionari, marittimi e di società segrete durante la lotta per l’indipendenza. Incerto il significato dei colori; e restano oscuri anche i motivi della scelta del 1822, poiché i documenti furono distrutti durante la sanguinosa guerra civile che seguì (1823-24).
Hellas, 1822-1828
Bandiera mercantile in uso dal gennaio 1822 al luglio 1828, nel travagliatissimo periodo tra la dichiarazione di indipendenza di Epidauro e l’effettivo riconoscimento da parte della Turchia (pace di Adrianopoli, 14 settembre 1829).
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, c. 1828-?
Bandiera nazionale e mercantile, illustrata su varie carte ottocentesche, apparsa forse dopo il turbolento periodo della guerra civile (metà 1828) e scomparsa in epoca imprecisata, probabilmente prima del 1850. Sulle prime bandiere a strisce il cantone era spesso bianco con croce azzurra, forse in ricordo della prima bandiera nazionale.
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, 1833-1862
Bandiera di stato (e stendardo reale) adottata da Ottone di Wittelsbach, figlio del re di Baviera, salito al trono di Grecia all’inizio del 1833 per volontà delle potenze europee. Ammainata nel 1862 quando Ottone fu costretto da una rivolta a tornare in Baviera. Era la bandiera nazionale con lo scudetto bavarese al centro. In quel periodo l’azzurro del drappo era chiaro.
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, 1862-1924 e 1935-1970
Bandiera di stato a terra con la corona reale in uso nei periodi di monarchia; non risulta tuttavia che fosse precluso l’uso della versione priva di corona. Abolita il 18 agosto 1970. L’azzurro del drappo seguì nel tempo variazioni di tonalità.
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, c. 1833-1924 e 1935-1970
Repubblica Greca, Helleniké Demokratia, 1924-1935 e dal 1978
Dal 22 dicembre 1978 questa è la bandiera greca valida per tutti gli impieghi. Ai tempi del regno di Ottone di Baviera era l’insegna mercantile. In seguito fu usata anche come bandiera nazionale e di stato all’estero e nei porti patrii fino al 1970. Il 18 agosto 1970, sotto la dittatura dei colonnelli, fu cambiata nelle proporzioni e nella tonalità. Per tradizione le nove strisce rappresenterebbero le sillabe del motto Eleutheria i Thanatos (Libertà o Morte) che figurava su vari vessilli durante la lotta per l’indipendenza. Caratteristica delle bandiere greche è la mutevolezza della tonalità dell’azzurro. Il celeste predominò verso la metà del XIX secolo e da circa il 1924 al 1970. La tonalità attuale è definita “blu reale” (Pantone 286c).
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, 1833-1862
Bandiera della marina da guerra in uso dal 1833 al 1862, anno della fine del regno di Ottone I di Baviera. Nel cantone, all’intersezione dei bracci della croce, era posto lo scudetto bavarese.
Regno di Grecia, Basileion tes Hellados, c. 1863-1924 e 1935-1970
Bandiera della marina da guerra apparsa verso il 1863 e durata fino al 1970, salvo il periodo repubblicano tra le due guerre mondiali (1924-1935). Portava la corona reale all’intersezione dei bracci della croce del cantone.
Hellas, 1970-1973
Repubblica Greca, Helleniké Demokratia, 1973-1975
Bandiera unica per tutti gli impieghi, adottata il 18 agosto 1970 e sostituita il 7 giugno 1975. Differiva dal precedente modello a strisce per la tonalità del blu molto scura e per le proporzioni più allungate (7/12 anziché 2/3). La bandiera nacque durante la reggenza dei colonnelli, fu confermata con la proclamazione della repubblica (1° giugno 1973) e sopravvisse quasi un anno dopo il ritorno della democrazia (24 luglio 1974).