di Giorgio BICOCCHI (foto © Antonio FRAIOLI)

Sapere a cosa abbiamo pensato quando Kolasinac ha infilato la palla del 2 a 2? Che – complice la seconda sosta stagionale – avremmo vissuto 15 giorni infernali, densi di polemiche, coi social scatenati con le loro (frequenti…) idiozie. Ecco perché il gol di Vecino e’ manna dal cielo, ancora una volta. Avremmo meritato di vincere a spasso dopo i primi 20 minuti. Poi, una volta raggiunti, anche grazie a cambi che ci hanno ridato freschezza, abbiamo meritato di vincere. Nel 2018 la rimonta sull’Atalanta (da 0 a 3 a 3 a 3) diede il via alla grande stagione di Inzaghi, interrotta solo dal maledetto Covid. Chissà allora che questo successo non fornisca slancio per riguadagnare le zone nobili della classifica…




Primo tempo

– Partenza col botto. Corti e compatti recuperiamo palla con un pressing ficcante. Il Mago scodella un corner infido. Musso e’ accecato dal sole, De Katelaere infila nella sua porta. Che inizio!;

– Mica siamo sazi: in tre secondi ribaltiamo l’azione. Felipe vola sulla Tevere e rimette al centro. Il piatto del Taty e’ roba da stropicciarsi gli occhi: 2 a 0;

– “Ammazza, che partenza!”, esclama un tifoso della Monte Mario. “Se stavo dall’altra parte me cocevo e me ricoveravano al Sant’Eugenio per ustioni…”. In effetti caldo torrido ma siamo sul pezzo…;

– Siamo sfortunati in altre sue circostanze. Nella prima Casale cincischia davanti a Musso. Nella seconda, dopo una volata di 40 metri, Guendouzi coglie la parte alta della traversa. “Ma questo co’ tutti sti capelli ce vede quando gioca?”. Goliardia in tribuna. Potenza del (quasi) 3 a 0…;

– Partita però aperta. Un vecchio adagio del calcio ammonisce d’altronde: mai segnare troppo presto… Vero, l’Atalanta sembra intorpidita ma ha la forza per riemergere;

– Noi patiamo i cross dal fondo. Dapprima Pasalic non ci arriva, poi su un altro pallone aereo ecco la zuccata di Ederson. Tutto troppo facile col brasiliano che prende quasi la mira;

– Il gol orobico ci toglie tranquillità, ovvio. Ci ridestiamo ma senza impensierire Musso. E’ dalla parte di Hysaj che l’Atalanta attacca;

– “Te pare che c’era na’ partita tranquilla?” E quando c’è mai stata nella storia della Lazio?;

– All’Atalanta sta bene essere tornata in partita dopo aver rischiato il tracollo. Si scalda Koopmeiners. Sarà una ripresa complessa. Siamo in vantaggio, vero, ma per portarla a casa bisognerà forse segnare ancora e non accontentarsi di gestire…;

Secondo tempo

– Subito in trincea, ti pareva? Provedel salva su De Katelaere. Atalanta avanti a sprazzi ma tanto basta per renderci elettrici;

– Sarri, visto quanto stava accadendo, toglie Luis e Zaccagni. Con Vecino in campo, di li’ a poco, torneremo a fare la voce grossa in mezzo al campo;

– Annullato per fuorigioco un gol di Pedrito, maledizione…;

– E’ il prologo al 2 a 2. Taty si perde Kolasinac, Marusic arranca e Provedel appare disorientato dalla parabola. Ecco la frittata…;

– Dodicesimo gol subito: durante la sosta dovremo lavorare sulla perforabilita’ della difesa;

– “Cambiamo, cambiamo”, strepita il pubblico. E Sarri rimodella la squadra. Che acquisisce coraggio. E che verrà premiata…;

– Isaksen porta scompiglio sotto la Monte Mario. Eccola, la scintilla…;

– Il Taty, in acrobazia, offre una palla d’oro a Vecino. L’uruguaiano si coordina, aggiusta la postura e scarica all’angolo! ;

– Già accaldati ci meriteremmo una doccia immediata nella pancia dell’Olimpico ma mica e’ finita, purtroppo…;

– Muriel accende la motoretta e per fermarlo bisogna andarci in tre. Orsato ci fa un po’ arrabbiare per qualche fischio al contrario. Sarri, espulso, si piazza dietro un cartellone pubblicitario e sbircia da li’…

– Ci vuole pazienza per infrangere i tabù. Noi spezziamo quello dell’Atalanta all’Olimpico dopo sei, lunghi anni. E va bene così. Ora Sassuolo, Fiorentina, Bologna e Roma. Maledetto calendario, maledetto computer… Ma con questa vittoria fiammeggiante tutto adesso può cambiare…






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