di Fabio BELLI

Certi campi sono “maledetti” per definizione: terzo 2-1 di fila subito a Lecce con lo stesso copione, addirittura con lo stesso marcatore sul vantaggio: Immobile a segno lo scorso 4 gennaio come oggi ma al Lecce bastano pochi secondi per ribaltare tutto nella ripresa. Questa rimonta fa ancora già male perché subita nel finale e perché soprattutto arrivata dopo aver sfiorato il colpo del ko. Ma al di là di pali e sfortuna, anche l’errore precedente di Felipe Anderson aveva messo in luce una Lazio troppo morbida quando una stagione come questa, dopo un secondo posto, impone un assetto da battaglia. Ma la punizione è stata troppo severa, comunque si voglia rigirare la frittata: pareggiare partite così può essere un classico, perderle fa uscire dalle righe del manuale del calcio.




FORMAZIONI – Per Sarri novità Kamada, col giapponese subito dal 1′ a centrocampo assieme a Cataldi e Luis Alberto. Al centro della difesa c’è Patric e non Casale al fianco di Romagnoli, tridente confermato con Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Nel Lecce in attacco Strefezza “falso nueve” affiancato da Almqvist e Banda.

IMMOBILE, SENTENZA ALLA PRIMA – La Lazio parte affidandosi come al solito al palleggio, il Lecce però inizia a gran ritmo lavorando molto sulle fasce e tenendo alto il baricentro. All’11’ non si chiude una combinazione in area tra Luis Alberto e Immobile su azione avviata proprio dallo spagnolo, sul capovolgimento di fronte salentini vicinissimi al gol: sponda di Almqvist per Rafia che lavora un gran pallone per l’accorrente Strefezza, il cui tiro esce sul fondo a pochi centimetri dal palo. Quindi affondo di Banda che rientra sul destro ma il pallone finisce tra le braccia di Provedel. Lazio con pochi sbocchi nella parte iniziale di gara, la squadra di Sarri si dimostra sterile quando arriva all’altezza della trequarti. Poche annotazioni, al 24′ interessante punizione sulla trequarti per il Lecce ma Baschirotto commette fallo in attacco. Alla Lazio però bastano tre tocchi per andare in gol: splendida palla in verticale di Romagnoli per Luis Alberto, altrettanto delizioso il tocco dello spagnolo a centro area per l’inserimento di Immobile che al 26′ sblocca il risultato in diagonale. Dopo il vantaggio la Lazio continua a pungere sugli affondi, mantenendo la predominanza nel possesso palla e con il Lecce che riesce a farsi vedere in avanti solo con le fiammate di Almqvist. Lazio ancora pericolosa con una deviazione di Immobile che procura uno spiovente che mette in difficoltà Falcone, quindi al 44′ Lazzari calcia addosso a Falcone sfruttando un passaggio in profondità,  ma non avvedendosi di Zaccagni che era pronto al tap-in praticamente a porta vuota. Si va all’intervallo con la Lazio in vantaggio di misura.

VIA DEL MARE, È UNA MALEDIZIONE – Il Lecce parte forte nella ripresa, Banda innesca Dorgu che scarica per l’accorrente Ramadani, pallone fuori di poco. Quindi finisce sulla barriera una punizione di Strefezza dal limite. Lazio pericolosissima però al 9′ con Felipe Anderson che manda rasoterra d’un soffio a lato a tu per tu con Falcone. Subito dopo primi cambi per Sarri che inserisce Vecino e Isaksen rispettivamente al posto di Kamada e Felipe Anderson. Si vede anche il Lecce, al 18′ Banda sfonda su Lazzari e mette in mezzo, Rafia viene murato in calcio d’angolo. Al 22′ attento Provedel su un tentativo da fuori di Ramadani, quindi triplo cambio per il Lecce che inserisce Gallo, Blin e Kaba al posto di Dorgu, Gendrey e Rafia. Ammoniti Strefezza e Isaksen nel giro di 3′, al 27′ Sarri opera un altro doppio cambio con Pedro e Luca Pellegrini che rilevano Zaccagni e Lazzari. Al 32′ nel Lecce dentro Di Francesco al posto di Banda. Al 35′ ammonito Gonzalez nel Lecce per un fallo a centrocampo e subito dopo giallo anche per Pongracic. Al 37′ su punizione Luis Alberto cerca la soluzione di potenza dalla distanza ma la mira è sballata. Subito dopo super parata di Falcone che tiene in piedi il Lecce su Immobile che, dopo un bel fraseggio, era arrivato alla conclusione a centro area a botta sicura ma vede il pallone deviato sulla traversa dal portiere avversario. Subito dopo D’Aversa inserisce Burnete al posto di Gonzalez, e accade l’incredibile: in 2′ il Lecce ribalta la partita. Al 41′ pareggia Almqvist, gran sinistro dal limite a fil di palo. Subito dopo, pallone di nuovo in avanti e mischia in area laziale con Di Francesco che scarica a rete il clamoroso 2-1. Entra Castellanos ma nei 6′ di recupero la Lazio non ha la forza per un nuovo guizzo ed è costretta a iniziare con una pesante sconfitta.

IL TABELLINO

SERIE A

LECCE-LAZIO 1-1

Marcatori: 26` Immobile (LA), 85` Almqvist (LE), 87` Di Francesco (LE)

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey (65` Blin), Pongracic, Baschirotto, Dorgu (65` Gallo); Rafia (65` Kaba), Ramadani, Gonzalez (83` Burnete); Almqvist, Strefezza (76` Di Francesco), Banda. A disp.: Brancolini, Borbei, Maleh, Helgason, Berisha, Corfitzen, Smajlovic, Voelkerling, Dermaku, Lemmens. All.: Roberto D`Aversa

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (71` Pellegrini), Patric, Romagnoli, Marusic; Kamada (54` Vecino), Cataldi (88` Castellanos), Luis Alberto; Felipe Anderson (54` Isaksen), Immobile, Zaccagni (71` Pedro). A disp.: Adamonis, Furlanetto, Casale, Gila, Hysaj, Basic, Rovella. All.: Maurizio Sarri

Arbitro: Federico Dionisi (sez. di L`Aquila)

Assistenti: Peretti-Rossi C.

IV Ufficiale: Prontera. V.A.R.: Di Bello. A.V.A.R.: Paganessi

NOTE. Ammoniti: 68` Strefezza (LE), 71` Isaksen (LA), 80` Gonzalez (LE), 80` Pongracic (LE), 90`+4` Pellegrini (LA)






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