di Giorgio BICOCCHI

Vedi che guaio combina la pressione per una gara? La Lazio vede la classifica pre-partita e quasi si emoziona al pensiero della eventuale vittoria. Il risultato? Giochiamo con le ruote sgonfie, come quelle che si trovano dopo che il motore e’ spento da un po’. E quando ci ridestiamo – quasi sollevati dal pari viola – e’ troppo tardi per prenderci i tre punti.




Primo tempo

– Quello che doveva essere un minuto di raccoglimento per ricordare Carlo Tavecchio si trasforma in sessanta secondi di cori e slogan avversi;

– Segnamo sugli sviluppi di un corner come all’andata. Lo scorso ottobre aveva incornato Vecino, stavolta è Casale a fare centro con un colpo di astuzia;

– La partita ci si mette sul velluto. In estrema teoria perché già si nota qualche scricchiolio. Soprattutto in mezzo al campo non siamo brillanti;

– Prima Barak, poi Jovic da fuori area. La Viola prende metri, cambia modulo e si prende il centrocampo;

– Luis Alberto ruba palla in pressing e calcia. Fuori di molto;

– Hysaj, sotto la Tevere, ha un brutto cliente: Kouame;

– Felipe non e’ lo stesso di sempre;

– Lazio pratica, direbbero gli scienziati del calcio. Ma siamo un po’ in soggezione;

– Di rimessa ci proviamo con Pedro. Mira alta;

– Finisce la frazione. Ci aspettavamo tutt’altra gara rispetto al Milan. E così e’: siamo scarichi? Può essere. Pericolose le “seconde palle” in cui arriviamo sempre dopo i viola…

Secondo tempo

– Neanche il tempo di capire gli umori e Gonzalez coglie l’angolo;

– Che si fa? Ci si desta dal torpore? Ci scrolliamo di dosso la pressione? Forse ma tra un po’…;

– E, dopo un’ora di gioco, ricominciamo un po’ a giocare da Lazio. Escono, stanchissimi, il Mago e Cataldi;

– Felipe incrocia largo un bell’assist in verticale;

– Ora i Viola ci aspettano ma incutono sempre timore quando avanzano. E’ Saponara il consueto, nostro spettro;

– Ecco Ciro, ci prova due volte. Soprattutto nel primo tentativo Terracciano vede le streghe;

– Attacchiamo con Lazzari e Zaccagni, dai lati. Ma non sfondiamo;

– E nei minuti di recupero sfioriamo la grande beffa. Prima Provedel sventa su Saponara, poi Milenkovic scheggia la traversa. Avremmo firmato, dieci giorni fa, per ottenere 4 punti tra Milan e Fiorentina, mettiamola così. E’ questo il concetto che ci accompagna fuori dal freezer dell’Olimpico…






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