di Giorgio BICOCCHI

Diciamoci la verità: alla fine del primo tempo sembrava di assistere – per noia – al film di un debuttante artista coreano. Poi la Lazio è salita di tono e, per il computo delle occasioni create, avrebbe meritato il successo. Consideriamo allora il pareggio un mattoncino di conforto alla vigilia delle prossime, scivolose tre gare, disseminate in otto giorni. Gli appunti seri e scherzosi dal “Grande Torino”? Eccoli…




Primo tempo

– Come previsto il Toro viene a morderci sui calzettoni;

– Ciro fischiato dal “Grande Torino: nel corso della frazione non gli arriverà neppure un pallone giocabile;

– Rodriguez mena e sbraccia: lo farà per tutto il tempo. Ma all’arbitro Piccinini deve stare simpatico;

– Sventolano orgogliosi i nostri bandieroni nel settore ospiti;

– Minuto ventitré, entriamo per la prima volta in area granata e per poco Marusic non buca Milinkovic;

– Provedel esce a vuoto: lo farà due volte nel corso della frazione;

– Felipe sonnecchia, Zaccagni non salta l’uomo, Sergej sembra poco lucido: non facciamo gioco. Andrà meglio nella ripresa con i cambi?;

– Soffriamo le incursioni di Radonjic (e si sapeva…): per fortuna Patric e Romagnoli non perdono la calma;

– Bilancio al termine della frazione: come al solito il Toro ci fa giocare male. Anzi, non ci fa giocare proprio… E la cosa non ci fa stare sereni. Come quando ricordi una vecchia fidanzata che si straniva quando gli dicevi: “Oggi non ci vediamo, vado a vedere la Lazio…”

Secondo tempo

– Zaccagni, dopo il rigore causato contro il Bologna, sbaglia ancora scelta regalando un angolo al Toro;

– Ci svegliamo, creando tre palle-gol nitidissime. La spia che la gara sta cambiando;

– Marcos Antonio debutta e viene subito ammonito ma l’espressione che fa quando vede il “giallo” ce lo rende ancora più simpatico;

– Tre ammoniti tra i nostri. Ma risulta un vero mistero glorioso come Rodriguez abbia chiuso la gara senza essere ammonito;

– Il Mago smista e incide: forse era il caso di fargli giocare più minuti;

– Piccinini fischia con la Lazio in contropiede: stavolta non c’era davvero tempo per un Caicedo-bis;

– I nostri tifosi applaudono: in treno o in pullman, al ritorno a Roma, si divertiranno ugualmente;

– Due partite, nessun gol subito su azione. Fossimo riusciti a registrare la retroguardia?;

– Simone, ci vediamo venerdì.






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