L’edizione romana del Corriere della Sera sottolinea come Luis Alberto sia ormai passato da possibile partente a punto di forza per la nuova Lazio, come confermato anche da allenatore e direttore sportivo:




L’atmosfera magica dell’Olimpico ha contagiato pure il Mago. «Questo è solo l’inizio». (…) I fatti dicono che domenica scorsa contro il Bologna lo spagnolo è entrato e dopo pochi minuti è arrivato il pareggio della Lazio, ma dicono anche che l’azione che ha addolcito una giornata iniziata male è nata proprio dalla caparbietà del numero 10 nel recuperare il pallone. Prima e dopo Lazio-Bologna sia Tare che Sarri lo hanno blindato e coccolato. «Luis resta con noi», ha detto il d.s.. «Sta tornando pian piano a sentirsi uno di noi», il bis dell’allenatore, che aveva ovviamente avvertito, un po’ come tutti, un senso di distacco mentale di Luis Alberto dal  mondo Lazio nei giorni precedenti. L’allenatore (…) ora ha un compito in più: riportare Luis Alberto al centro della Lazio, cosa che accadde anche all’inizio della passata stagione. Se dal punto di vista mentale sarà fondamentale che il giocatore si metta a disposizione, sotto l’aspetto tattico la questione può diventare più delicata, perché alla destra di Luis Alberto nel centrocampo della Lazio ci sono due giocatori (Cataldi e Marcos Antonio) che in ogni caso hanno caratteristiche più di impostazione e propositive rispetto a Leiva, che faceva la diga davanti alla difesa, concedendo più libertà a Milinkovic-Savic e allo spagnolo di muoversi in avanti. Ecco perché la possibilità che Luis Alberto possa partire dalla panchina anche sabato contro il Torino è concreta, ma se l’atteggiamento sarà quello visto nei 25 minuti in cui è stato impiegato contro il Bologna trovare una soluzione sarà più facile.






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