Quando sembrava ormai impossibile il sorpasso, gli Usa sono riusciti a piazzare il golpe che vale il primo posto nel medagliere: Cina scavalcata per una medaglia d’oro in più, 39 contro 38. Se i titoli fossero stati pari, sarebbe ripartito il solito e annoso dibattito, ovvero se le medaglie si contano o si pesano. Quindi se il primato fosse da assegnare ex aequo (con riferimento appunto agli ori), oppure in base alla quantità delle medaglie: in questo caso i numeri sarebbero comunque stati nettamente dalla parte degli yankees.Il Cio tuttavia non riconosce né l’una né l’altra versione, il medagliere per il Comitato Olimpico Internazionale è solo qualcosa di ufficioso. Tornando però ai calcoli su chi è primo e chi secondo, a tagliar la testa al toro hanno provveduto i due giorni da leoni degli americani: nove titoli olimpici tra il 7 e l’8 agosto, contro il solo della Cina.

Le competizioni a squadre hanno dato un contributo fondamentale con quattro primi posti: gli Usa hanno trionfato nel basket maschile, in quello femminile e, rimanendo nell’ambito «rosa», nella pallanuoto e nel volley. Gli altri sono venuti dal pugilato (pesi leggeri femminili) e dall’omnium del ciclismo rosa, nonché dalle 2 staffette 4×400 dell’atletica e dal golf femminile.

L’ultimo oro di Tokyo 2020 l’ha conquistato la Serbia nella pallanuoto maschile che ha battuto 13-10 la Grecia in finale. Per la cronaca, il Settebello ha concluso al settimo posto superando la Macedonia 18-17 nel tristissimo sottoclou della finale, mentre il podio minore del medagliere spetta al Giappone (27-14-17) che ha sfruttato il «fattore campo» per precedere la Gran Bretagna (22-21-22).

L’Italia della spedizione più prolifica di sempre (40 podi: 10-10-20) conclude al decimo posto grazie al bronzo delle farfalle della ginnastica ritmica, anche perché la Francia ha a sua volta avuto un bel rush finale, nel quale brillano i due ori nella pallamano femminile e nel volley maschile. Dieci titoli li hanno pure, oltre ai francesi, olandesi e tedeschi.

Rispetto a noi hanno più secondi posti, dunque più qualità. Invece se usassimo l’altro criterio, saremmo settimi, davanti a Germania (37), Olanda (36) e Francia (33): nulla ci vieta di contare evitando di pesare, posto che lo fanno per primi gli americani e che ordinare per ori è una convenzione non seguita da tutti.

(Fonte: Corriere.it)

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