di Alessandro DE CAROLIS 

Pupi Avati è intervuto ai microfoni di TMW per parlare del caos mediatico causato da una frase presente nel suo ultimo libro. In Archivio del Diavolo è presente la frase “É un laziale di merda”, e ciò ha suscitato giustamente la collera del popolo biancazzurro. Le scuse erano il minimo sindacale, e sono state inviate in via ufficiale tramite una lettera al Presidente della Lazio Lotito.

“Mi ha telefonato mio figlio da Londra per dirmi questa cosa. Sono state tratte due battute dal romanzo ambientate in un contesto romano. Per renderlo più credibile ho immaginato i due vigilantes come dei tifosi e quindi questi insulti, che sono ricorrenti nei dialoghi tra i tifosi, rendono verosimile la situazione. Sto inviando una lettera al presidente Lotito proprio per spiegare la situazione. Non volevo ferire nessuno. I miei figli tifano da sempre la Lazio e sono grande estimatore di Simone Inzaghi”.

Ecco il testo della lettera di scuse:

“Illustre e caro Presidente Lotito e caro Direttore Zazzaroni,
sul suo giornale leggo con estremo rammarico come due brevi battute tratte dal mio romanzo L’archivio del Diavolo, siano state considerate offensive nei riguardi della tifoseria laziale. Non era certamente nel mio intento ferire nessuno, tantomeno i tifosi di una delle squadre che sia per ragioni familiari (i miei figli tifano Lazio da sempre) che per ragioni affettive (sono amico di Pippo Inzaghi e di conseguenza grande estimatore di Simone da anni) considero una delle autentiche realtà ormai indiscutibili del nostro calcio. Con quello scambio di battute fra i guardiani notturni del Ministero di Grazia e Giustizia (scena tra l’altro ambientata nei remoti anni cinquanta ) ho inteso dare verosimiglianza a un’interlocuzione corrente, salace e corrosiva, che tutt’ora si può udire in qualsivoglia contesto della Capitale. Probabilmente ho sbagliato, e me ne scuso davvero con Lei e con tutti i tifosi, nel non aver considerato che con quel paio di brevi battute, avrei urtato la sensibilità dei tanti seguaci della Lazio. In attesa dei nuovi goal del grande Ciro Immobile, vi saluto con amicizia. Pupi Avati”.

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