di Gian Luca MIGNOGNA

Nell’estate del 1928 il Presidente della Figc Leandro Arpinati decise che erano oramai maturi i tempi per ristrutturare l’organizzazione del massimo campionato italiano. Fu cosí deciso che dalla stagione successiva sarebbe stato introdotto il “girone unico” all’inglese, con partite di andata e ritorno tra tutti i club partecipanti.




La “Divisione Nazionale” 1928/29, pertanto, sarebbe stata l’ultima disputata con il format dei due gironi introdotto con la “Carta di Viareggio” del 1926: a far data dalla stagione 1929/30, infatti, tutte le grandi squadre si sarebbero cimentate nella costituenda Serie A, mentre quelle escluse avrebbero partecipato all’inedita Serie B.




La formula transitoria del 1928/29 prevedeva due gironi interregionali composti di sedici squadre ciascuno, le cui vincitrici avrebbero disputato la finale per lo Scudetto. Le societá classificatesi entro l’ottava posizione di ciascun girone sarebbero state ammesse alla successiva Serie A, mentre quelle piazzatesi dal nono al quattordicesimo posto sarebbero state incluse nella costituenda Serie B e le ultime sarebbero state fatalmente relegate in terza serie.




All’esito del campionato 1928/29 l’unico verdetto rimasto indefinito riguardó proprio il piazzamento della Lazio e del Napoli, che conclusero la stagione a pari punti all’ottavo posto del Girone B. Nonostante i biancazzurri riportarono una vittoria ed un pareggio negli scontri diretti e potessero vantare una miglior differenza reti complessiva, l’ex aequo indusse la Figc a far disputare uno spareggio in campo neutro tra capitolini e partenopei.




La sede prescelta fu lo Stadio San Siro di Milano, mentre la data fu quella di domenica 23 Giugno 1929. Fu cosí che Lazio e Napoli diedero vita ad una sfida all’ultimo respiro in terra meneghina. I biancazzurri probabilmente erano piú forti, come avevano dimostrato anche nella “regular season” (Napoli-Lazio 1-2, Lazio-Napoli 0-0), tant’é che al 17′ pt si portarono subito in vantaggio con un gol di Spivach e mantennero tale parziale sino all’intervallo. Sulle tribune i tifosi napoletani erano in maggioranza, ma quelli laziali esposero uno striscione che sin da allora orgogliosamente recitava “Forza Lazio”.




Nella ripresa tuttavia la Lazio passó un quarto d’ora terribile, allorquando prima al 55′ Sallustro sigló il gol del pareggio, poi al 60′ Saraceni si fece espellere per un’aggressione ai danni di Fenili ed infine al 69′ Innocenti portó in vantaggio i partenopei. Con un uomo in meno e sotto di un gol per la Lazio sembrava impossibile rimediare alle proprie malefatte, ma a 10′ dal termine si riveló provvidenziale una conclusione di Cevenini che fissó il risultato finale sul definitivo 2-2, che neanche i supplementari riuscirono a modificare.




Secondo regolamento a quel punto sarebbe stata necessaria un’ulteriore gara di spareggio, inizialmente fissata per il 30 Giugno 1929, ma poi la Figc decise garantire una maggiore rappresentanza sia alle squadre centro-meridionali che alla Venezia Giulia che da un decennio era stata reintegrata nel Regno d’Italia. Fu cosí che la Lazio, il Napoli e la Triestina (nona del Girone A), furono tutte ammesse alla prima Serie A del 1929/30, che per l’effetto debuttó con la formula a 18 squadre e non piú con quella a 16 originariamente prevista.




TABELLINO

Domenica 23 Giugno 1929 – Milano Stadio San Siro

Campionato Divisione Nazionale 1928/29 – Spareggio: Lazio-Napoli 2-2 (dts)

Marcatori: 17′ Spivach, 55′ Sallustro, 69′ Innocenti, 80′ Cevenini

LAZIO: Sclavi, Saraceni, Bottacini, Pardini, Furlani, Caimmi, Cevenini, Bodrato, Spivach, Rier, Vaccari.

NAPOLI: Valeriani, Innocenti, Scacchetti, De Martino, Roggia, Cassese, Gariglio, Innocenti, Sallustro, Buscaglia, Fenili.

Arbitro: Carraro (Sezione Padova)



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