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L’avvocato Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto del 1915 alla Lazio, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Ci aspettiamo tutti quanti un esito positivo per la rivendicazione, il cui iter sta volgendo finalmente al termine. Siamo solo in attesa che il Consiglio Federale della FIGC completi la sua disamina e acquisisca tutti i documenti. Sono felice del fatto che la piazza è caldissima su questo tema, chi voleva soffocare nel silenzio la vicenda ha fallito. Resto fiducioso perché le carte parlano chiaro e i fatti sono tutti a nostro favore. Sappiamo che i tempi tecnici non dipendono da noi, ma i tifosi si sono molto appassionati alla vicenda e sono in fervente attesa: colgo l’occasione per ringraziare i ragazzi del Sodalizio per lo striscione che campeggia in Tribuna Tevere, ed ora apre anche l’home page della petizione con una bellissima foto. Un’altra novità importante è che grazie agli amici del Gate 51 nei Distinti sarà esposto l’altro striscione, quello storico, cosicché adesso saranno due gli striscioni all’Olimpico a sostegno della rivendicazione nelle partite in casa, e questo a partire dal match interno col Napoli”.




L’appoggio della gente, dalla Curva Nord a tutti gli altri settori, è la cosa che mi ha reso più fiero in questa vicenda ed ha permesso alla rivendicazione di restare sempre sotto le luci dei riflettori. Nonostante i reiterati tentativi di oscuramento che ho dovuto subire. Il dossier consegnato in FIGC è stato considerato molto corposo ed esaustivo, consta di oltre 1000 pagine ed è già stato acquisito per intero. In questo momento in Federazione stanno lavorando per valutare anche le altre rivendicazioni che ci sono in ballo. Credo che i ragazzi del 1915, che soltanto per la prepotenza della politica non sono saliti prima alla ribalta, meritino una grande celebrazione. Da parte mia,  sicuramente, sarei disposto anche a fare una diretta streaming nazionale con chi dovesse manifestare dubbi sull’ex aequo, discutendo punto su punto tutti i temi della rivendicazione. Non temo niente e nessuno, se non gli oppositori invisibili e gli amanti delle falsità. Il nostro grande nemico è un fantasma, che da 5 anni rallenta i tempi di qualcosa che ormai è una verità storica consolidata, limpida e chiara e sotto la luce del sole“.






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