di Alessandro DE CAROLIS

Marco Parolo è intervenuto insieme al tecnico Simone Inzaghi per presentare la penultima partita del girone. L’Europa League pare ormai compromessa, ma le sue parole sono da leader che ci crede fino alla fine.

“La partita è da vincere, ogni volta che giochiamo lo facciamo per ottenere i tre punti. Lo spirito del gruppo è quello giusto, vogliamo dare un segnale di continuità ai risultati positivi che stiamo ottenendo ultimamente in campionato. Vogliamo dare un segnale positivo a tutta la piazza. Non ci fa piacere uscire dall’Europa League: si gioca sempre in stadi belli contro squadre forti. In Europa bisogna stare attenti ad ogni particolare perché le formazioni sono composte da calciatori fisicamente forti e qualitativamente validi, le gare contro il Celtic ci hanno insegnato questo. Se dovessimo uscire, il campionato diventerebbe la nostra priorità. In questo momento siamo terzi in classifica ed il nostro obiettivo è preservare questa posizione fino al termine della Serie A. 

Quando sono arrivato volevo affermarmi e contribuire alla crescita del Club. In questi anni stiamo svolgendo un percorso generale che ci sta permettendo di competere in campionato per posizioni di vertice. Essere tra i rappresentanti di questa squadra per me è motivo d’orgoglio. In questo momento ancora non ho incontrato la Società, l’importante sarà essere chiari: mi sento importante per la Società e per la squadra, io voglio continuare a giocare. Se potrò dare ancora il mio contributo rinnoverò l’accordo con la Lazio, non voglio essere però un peso per questo Club, soprattutto per quanto mi ha dato e trasmesso nel corso di questi anni. I nuovi arrivati stanno crescendo: Lazzari conosceva già il calcio italiano, gli altri stanno migliorando e noto dei miglioramenti allenamento dopo allenamento. Siamo un gruppo forte che da vita sempre a sedute di livello e quando ci sono gruppi simili abbiamo sempre fatto bene. Credo che questo sia il segreto di questa squadra, oltre ad alcuni singoli che stanno facendo la differenza. 

Ultimamente abbiamo dimostrato di saper gestire le partite e di saperle vincere anche alla fine. Tutto dipende da come si lavora e da come ci si allena. Non so se siamo diventati maturi, ma dall’ultimo ritiro non abbiamo più sbagliato partite. Solo contro il Cluj e nel primo tempo con l’Atalanta non ci siamo espressi al meglio, altrimenti il gruppo ha sempre saputo offrire la prestazione ed ha sempre messo in campo ciò che è stato richiesto dallo staff tecnico”. 

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