La Nazionale tornerà ad allenarsi nel pomeriggio a Coverciano, dove continua la preparazione in vista delle gare valide per le ‘European Qualifiers’ con Grecia e Liechtenstein. Sabato a Roma l’Italia avrà a disposizione con la Grecia il primo match point per staccare il pass per EURO 2020: allo Stadio Olimpico è di casa Ciro Immobile, che sogna di ripetersi dopo essere tornato al gol in Nazionale lo scorso settembre in Finlandia a due anni di distanza dall’ultima rete realizzata in maglia azzurra.




L’Olimpico è il mio stadio – le parole in conferenza stampa dell’attaccante della Lazio – e ovviamente mi piacerebbe mettere piede in campo. Lavorerò per mettere in difficoltà il mister in questa scelta“. Per la sfida con la Grecia, Immobile chiama a raccolta i tifosi: “Affrontiamo una squadra tosta e dovremo mettercela tutta. Sarà fondamentale anche il contributo del pubblico per raggiungere la vittoria, ottenere la qualificazione all’Europeo e cancellare così il brutto ricordo dell’esclusione dal Mondiale“. Il play off perso con la Svezia resta una ferita aperta: “Quell’anno ho segnato tanto, ma non riuscivo ad essere soddisfatto. Poi con i compagni di Nazionale ci siamo detti che era arrivato il momento di rimuovere quella delusione e di ripartire. In questo è stato importante Mancini, che ha creato un grande gruppo e, dopo la partita con l’Ucraina, ci ha dato un gioco offensivo e fatto di pressing, che ha fatto innamorare di nuovo gli italiani. Lo devo ringraziare anche perché mi ha aspettato nei momenti in cui non giocavo al meglio”.




Reduce dalla doppietta messa a segno a Bologna, l’attaccante della Lazio ha realizzato già sette gol in campionato ed è l’attuale capocannoniere della Serie A: “Mi sento in debito con la maglia azzurra, e spero proprio di ripagarlo la prossima estate all’Europeo. Sarà importante continuare a vincere tutte le partite per arrivare alla competizione continentale con la massima fiducia“. Con Belotti c’è una sana rivalità: “Abbiamo caratteristiche diverse. Lui preferisce stare dentro l’area, a entrambi piace attaccare gli spazi. La concorrenza tra di noi può far comodo, fa bene anche alla squadra perché puoi sempre dimostrare qualcosa a te stesso e agli altri. Per fortuna io e il Gallo stiamo segnando, lo ha fatto due volte lui l’altra volta e anche io sono tornato a segnare. C’è dualismo, ma non solo nel nostro ruolo. Siamo concentrati sulla squadra, l’importante è che l’Italia vinca non chi gioca di più”.




Sabato l’Italia scenderà in campo con la maglia verde, che si ispira al periodo rinascimentale e celebra i tanti giovani talenti che stanno diventando sempre più protagonisti dei successi della Nazionale: “È particolare – il commento di Immobile – il nostro colore è l’azzurro, ma non è detto che non si possa cambiare. È una terza maglia come nei club, saremo orgogliosi di indossarla e speriamo di raggiungere lo stesso risultato ottenuto nel ’54 dall’Italia, che con la maglia verde superò 2-0 l’Argentina“.

Immobile ha parlato anche di Lazio, di prospettive e della lite con Inzaghi dopo la sfida contro il Parma: “Mi fa piacere che se ne parli ancora. Significa che quello che ho dato in questi anni, voi che mi conoscete bene, vi fa sembrare tutto strano. Per questo non c’è una spiegazione: avevo segnato, mi sentivo bene, ho sbagliato e non ho scuse. È una cosa che non si fa, è sbagliata: bisogna capire il momento, la situazione del giocatore in campo. Però grazie della fiducia, non sbaglierò più: anzi, mi metto d’accordo col mister, magari lo rifacciamo, visto che da allora ho fatto quattro gol in una settimana. In campionato siamo partiti a rilento, ci manca continuità, il passo che ci possa far stare con le grandi. È il campionato più difficile degli ultimi anni, non ci sono più squadre materasso, partite facili. Tutte vogliono dire la loro e lo stanno facendo bene: sono tre anni che lottiamo per la Champions e non la raggiungiamo, al di là della vittoria in Coppa Italia serve far meglio in campionato.

(fonte: figc.it)






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