Bruno Longhi, giornalista Mediaset, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




L’approccio del Milan alla semifinale è simile a quello della Lazio, nonostante il quarto posto mantenuto in coabitazione con l’Atalanta. I rossoneri stanno perdendo pezzi, non è certo nel mezzo di una marcia trionfale. L’alternanza di risultati sta contraddistinguendo sia il Milan sia la Lazio, lo 0-0 dell’andata e l’ultima giornata può far pensare a un Milan che sta leggermente meglio, ma si sta per arrivare alla definizione di una stagione, trasformando un’annata di sofferenze in una stagione importante con una vittoria in Coppa.




La valenza economica rende l’obiettivo Champions prioritario per il Milan, ma lo era anche per la Lazio, a livello economico la Champions è imprescindibile per tutte le squadre. La Coppa Italia però è un titolo, ha prestigio e soprattutto si è arrivati a due partite dalla vittoria, i calcoli non possono essere fatti. Le due squadre giocheranno col coltello tra i denti per raggiungere un obiettivo che ormai è a portata di mano, vale per tutte le semifinaliste.

Analizzando il rendimento di tutte le squadre che sono nella zona alta della classifica, tranne la Juventus che ha pagato comunque uno scotto nelle Coppe, il problema generale è stata la discontinuità. Anche Napoli e Inter hanno avuto problemi di questo tipo, e squadre come Atalanta e Torino si sono trovate lì grazie ai passi falsi delle altre.




Al di là dell’episodio con Stepinski, Milinkovic-Savic dopo essere stato un oggetto del desiderio di grandi club sul mercato si è ritrovato forse inconsciamente a ritrovarsi stretto nella realtà laziale. Quando si parla di Real Madrid può partire la tramontana, come si dice… negli ultimi tempi si è vista una Lazio a tratti capace di giocare un bel calcio per poi perdersi nei secondi tempi, mi è rimasta impressa la partita di Napoli. Se i giocatori che sono coloro che devono fare la differenza non hanno la giusta continuità, lo scotto si paga inevitabilmente.

L’Inter non ha ancora un piede, al massimo un alluce già in Champions, ha un calendario che può ancora procurare delle criticità, anche se un vantaggio di 5 punti è una discreta base a questo punto del campionato. Le altre sono lì, vedo l’Atalanta avvantaggiata e non da oggi, perché in ogni partita dimostrano di saper giocare un calcio di aggressività, credo che si inserirà in questa lotta per le prime quattro.

Inzaghi è un bravo allenatore e ha la sua dimensione alla Lazio. Ha dimostrato in questi anni di aver compiuto nel migliore dei modi il salto dalle giovanili alla prima squadra, essere sempre a ridosso della zona Champions significa che è stato fatto un buon lavoro. Per quel salto di qualità serve un apporto in più da giocatori già citati, come Milinkovic-Savic e Luis Alberto, che sono mancati quest’anno, non può certo essere l’allenatore a scendere in campo e fare gol.






LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.