di Alessandro DE CAROLIS

Questa quindicesima giornata di Serie A Tim è stata caratterizzata da una mancata corsa alla Champions. Lazio e Roma si suicidano all’ultimo secondo pareggiando entrambe per 2-2 in maniere opposte ma comunque inconcepibili. I biancazzurri si sono fatti segnare al 99′, quasi 100′, negli ultimi secondi di una partita rimontata negli ultimi dieci minuti di gioco. Il rigore di Immobile al 95′ per il momentaneo 2-1 aveva fatto esplodere l’Olimpico. Stadio piombato però in un gelido silenzio dopo poco più di un minuto per un suicidio di massa. Inzaghi ha così commentato: “In 35 anni di calcio non avevo mai visto una cosa del genere”. Un black-out mentale certificato dalla libertà di Kownacki di crossare, nella solitudine di Saponara nel colpire il pallone e nella spensieratezza di Strakosha di raccogliere margherite vagando nella terra di nessuno. I giallorossi invece hanno vanificato il doppio vantaggio in casa del Cagliari regalando anche lei gli ultimi dieci minuti di partita. Il fatto che J.Pedro abbia di testa anticipato Nzozi di testa la dice lunga nell’azione del gol di Ionita. Ma che i sardi in nove pareggino all’ultimo istante con un contropiede è fuori da ogni logica calcistica. Per fortuna di entrambe che il Milan non ha voluto essere da meno pareggiando in casa contro il Torino. Un pareggio a reti bianche con Donnarumma il migliore in campo tra i rossoneri. Champions in cui entrano di diritto anche Torino, Atalanta, Sassuolo e Parma (tutte a -5 dal Milan quarto). La Dea dimostra il suo momento magico vincendo per 3-1 alla Dacia Arena di Udine con il suo uomo del momento: Duvan Zapata. Una tripletta da urlo, molto apprezzata dai suoi fanta-allenatori, a scacciare via ogni critica dalla squadra di Gasperini. Due pareggi per le due squadre emiliane impegnate contro Fiorentina e Chievo. Il Parma evita la sconfitta grazie a un super Bruno Alves che ha imitato CR7 con una puzione magistrale. Il Sassuolo invece perde la testa nel finale permettendo alla Viola di siglare due gol in un minuto per il 3-3 finale. In zona retrocessione debutta abbastanza bene Cesare Prandelli alla guida del Genoa. Un pareggio in rimonta con l’inferiorità numerica sin dai primi minuti. Un’espulsione molto fiscale ma che non ha inciso nel risultato vista la prestazione. Deludente invece la Spal di Semplici, che con l’uomo in più non ha chiuso una partita alla sua portata. Vittoria importantissima per l’Empoli nello scontro diretto col Bologna che inguaia la panchina già traballante di Pippo Inzaghi. Nella parte alta della classifica invece la Juventus non gioca bene ma vince comunque contro un’Inter sciupona. Molti errori tattici di Spalletti come il contestato cambio di Politano per Borca Valero. Tutto facile invece per il Napoli nella partita casalinga contro il Frosinone. Una quaterna nel segno di Milik in un Napoli B in vista della sfida contro il Liverpool.

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