di Alessandro DE CAROLIS

Alessandro Rossi, classe 97′, è uno dei prodotti più promettenti degli ultimi anni del vivaio biancazzurro. Mister Inzaghi lo conosce molto bene visto che lo ha allenato nelle giovanili.




La sua avventura nella Primavera iniziò nel 2014/15 con 26 presenze e 8 gol dando i primi segnali delle sue qualità. Nell’annata successiva migliorò i suoi numeri arrivando alla doppia cifra (10 gol) in 25 presenze. La consacrazione avvenne nel 2016/17 con i suoi 24 gol in 22 partite e il debutto in prima squadra con 3 presenze in Serie A. Rossi dimostrava già di essere pronto per palcoscenici più importanti, era di un altro livello rispetto ai suoi coetanei. L’anno scorso ha fatto esperienza in Serie B con la Salernitana, 27 presenze condite da 2 gol e 2 assist. Un debutto nel calcio professionistico non male. Quest’anno nel ritiro estivo di Auronzo ha saputo cogliere al volo la sua chance di conquistare la fiducia di Inzaghi. Ben 11 gol nelle quattro amichevoli giocate tanto da stupire compagni e gli addetti ai lavori. Dopo la prima amichevole lasciò il ritiro visto l’accordo tra Lazio e Lucerna per il suo prestito in terra svizzera. Trasferimento però saltato da lì a breve con un rientro immediato nelle tre cime di Lavaredo. La missione è quindi riuscita: ora Inzaghi è in grossa difficoltà nel decidere cosa fare del suo diamante allo stato grezzo. Mister Farris a fine ritiro ha elogiato il lavoro del numero 97. Rossi è il futuro della Lazio, un predestinato. Ora tocca alla dirigenza prendere la decisione migliore per entrambe le parti.






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