di Alessandro DE CAROLIS 

Usando un termine social il titolo di questa 22°giornata sarebbe: “La Lazio e il VAR non hanno stretto amicizia”. Infatti, in una giornata dove la moviola in campo è ancora protagonista in negativo su alcuni campo, non c’è più da stupirsi di trovare il club biancoazzurro coinvolto nelle polemiche. La prima sconfitta fuori casa di mister Inzaghi arriva proprio in quel San Siro rossonero tanto maledetto negli ultimi 29 anni. Il gol del vantaggio milanista firmato Patrick Cutrone è stato decisamente l’errore più grossolano del VAR dall’inizio di campionato ad oggi. Inspiegabile come una situazione così netta e senza alcun minimo dubbio non sia stato visto dall’addetto VAR Rocchi. Il fatto che il Milan si sia dimostrato più in salute della Lazio è fuori da ogni dubbio, ma lo stesso tecnico piacentino ha rimarcato a fine partita che almeno una volta vorrebbe perdere per demerito e non per episodi arbitrali. Ora la Lazio deve ripartire subito in campionato con il posticipo serale di lunedì con il Genoa. Alcuni giocatori sono sembrati alle corde (Leiva, Lulic, Luis Alberto), da rivedere anche Bastos in una difesa comunque già ballerina di suo. Perdere a Milano ci sta, ma non in questo modo. Una sconfitta indolore visto il mezzo passo falso dell’Inter a Ferrara e il tracollo casalingo della Roma. Fa tutto la Spal contro i nerazzurri andando in svantaggio con un autogol a inizio ripresa e siglando il pari con Paloschi nel finale. Inter senza anima e senza risultati. La Roma invece cade all’Olimpico contro un’ottima Sampdoria che torna alla vittoria esterna dopo due mesi. Dopo un primo tempo tutto a tinte blucerchiate (la fiammata giallorossa è sui piedi di Florenzi che sbaglia un rigore), nella ripresa la Roma tenta la rimonta dimostrando però i problemi ormai noti. Tanto gioco e tante occasioni costruite ma un’incapacità disarmante nel buttarla dentro. Di Francesco oltre alla questione Dzeko-Chelsea e all’infortunio di Shick è anche alle prese con una rosa troppo corta. La Roma nelle ultime partite è infatti calata ancor più di intensità di qualità e quantità con l’ingresso delle seconde linee. Mentre quindi Lazio, Roma e Inter accendono la lotta Champions per i due posti rimanenti, Napoli e Juventus hanno compiuto la fuga decisiva per contendersi lo scudetto. Partenopei vittoriosi in casa contro un Bologna capace di mettere paura già al 1′ con il gol di Palacio. Anche qui il VAR pecca nelle decisioni arbitrali negando un rigore nettissimo al Bologna e dandone uno molto dubbio (se non inesistente) al Napoli. Sarri quindi si riprende il primato in classifica dopo il sorpasso momentaneo della Juventus. Bianconeri vittoriosi per 2-0 sul Chievo. Bastien e Cacciatore lasciano in nove i compagni con due ingenuità grossolane, una peggio dell’altra. Si infiammano la zona Europa League e la zona retrocessione. La Sampdoria controsorpassa il Milan per tenersi stretto il 6 posto, L’Atalanta resta però in scia vincendo facile facile con il Sassuolo. Una corsa a tre per il 6° e 7° posto. La Fiorentina è subito dietro queste tre, ma sta perdendo molto terreno viste le ultime brutte sconfitte. Con la sconfitta interna contro il Verona ora Pioli rischia tanto. Un 1-4 da film horror per la Viola. Nella parte bassa della classifica l’arrivo di Zenga sulla panchina del Cotrone ha dato ottimi risultati tanto da portare i calabresi fuori dalla zona rossa. Attulmente il 17°posto varrebbe la salvezza, ma Spal e Verona sono li vicine. Il Benevento non da segnali di poterci credere, quindi i due posti rimasti coinvolgono almeno 5/6 squadre. Infatti il Sassuolo (22 punti), il Genoa (21 punti), e il Cagliari (21 punti) sono ancora a rischio.

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