Paolo Monelli è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Come vedi il cammino delle italiane in Europa?Credo che nonostante tutto quello che si dica in Europa le squadre di club stiano facendo bene. In Federazione ora c’è un po’ di confusione, ci sono tante problematiche con la disfatta dell’Italia che non si è qualificata ai Mondiali che peserà nel futuro. Nelle Coppe Europee ci sono risultati positivi, anche in Europa League Lazio, Atalanta e Milan sono già qualificate o a un passo della qualificazione. La Roma è stata una sorpresa in Champions League, Napoli e Juventus sono in ballo, mi auguro che le squadre italiane alla fine passino il turno e ci sia almeno un’italiana nelle due finali.




Come può ripartire la Nazionale?Le colpe, come se ne è parlato, vanno distribuite fra tutti i responsabili. Sicuramente Ventura ci ha messo del suo, mi ha fatto un po’ rabbia che con la sua esperienza non ha capito di dover affrontare la Svezia almeno con un paio di giocatori diversi rispetto a quelli schierati. Strano far giocare Gabbiadini che non aveva mai giocato finora, tenere Insigne in panchina è stato però madornale, con difensori alti e lenti come quelli svedesi poteva davvero avere buon gioco. Non è comunque solo colpa dell’allenatore, all’Italia è mancata anche qualità in campo.




Cosa ti piace invece della Lazio di Simone Inzaghi?Inzaghi è stato una scoperta, bravissimo nello sfruttare l’occasione, un anno e mezzo fa doveva andare a Salerno, invece ha saputo sfruttare l’occasione creando un grande gruppo. Conosce l’ambiente e sa come muoversi, ci sono state anche partenze importanti come quelle di Keita e Biglia e tutti pensavano che la Lazio non potesse far meglio dell’anno prima. E’ stato bravo nel creare un mix di giocatori esperti o meno esperti, Inzaghi mi sembra un allenatore molto pacato in grado di infondere la giusta tranquillità ai calciatori.




Ciro Immobile sta facendo cose molto importanti con la maglia della Lazio. E’ stato anche lui oggetto di critiche aspre in Nazionale…Devo dire la verità, quando Immobile è stato acquistato non ero entusiasta per la Lazio. Per fortuna mi ha fatto ricredere e ritengo che non sia un top player, ma un giocatore importantissimo, ci mette l’anima, vede la porta, è una scoperta positiva e non credevo che potesse arrivare a questi livelli. Sono ovviamente contento per lui e per la Lazio.”




Chi ti ha deluso e chi ti ha impressionato in Serie A fino a questo momento?Credo che le previsioni della vigilia stiano venendo rispettate. Il Napoli si sta confermando quello dell’anno scorso, è una squadra che ha trovato la continuità che era mancata e credo sia la squadra che sta giocando meglio di tutti. Dovrà fronteggiare quella che è una panchina un po’ corta peri massimi livelli. La Lazio può arrivare tranquillamente tra le prime cinque, non so in che posizione precisa ma quelle che sono davanti secondo me ci resteranno fino alla fine. La Juventus dopo sei Scudetti di fila può trovare qualche difficoltà in più anche a livello fisiologico, anche vista la necessità di competere anche in Champions. I bianconeri però saranno in lotta fino alla fine anche quest’anno.






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