di Fabio BELLI

La prova di Udine è stata a tratti esaltante e, per la sfida contro il Bologna, il pubblico dello Stadio Olimpico spera di assistere a un grande spettacolo dopo qualche prova opaca. Dopo 10′ però è Helander a gelare lo stadio, col difensore che già era andato a segno contro la Lazio nella passata stagione, quando indossava la maglia dell’Hellas Verona.




Dopo un quarto d’ora di sbandamento la Lazio inizia però a macinare gioco e occasioni. Patric sulla fascia destra è autore di una prova molto convincente, Immobile e Keita fanno strage di palle gol, il numero uno rossoblu Da Costa è in giornata di grazia. Quando il secondo ko casalingo stagionale, dopo sole otto partite, sembra già maturato, ecco che Wallace in un’incursione in area trova il rigore della svolta.




Lo trasforma Ciro Immobile, Da Costa stavolta proprio non può arrivarci. Un punto è meglio di niente, e stavolta, a parte l’imprecisione sotto porta, alla Lazio si può rimproverare ben poco, al contrario del match contro l’Empoli che pure aveva fruttato tre punti.









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