Andrea Bonatti, tecnico della Lazio Primavera, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.




“Il sorteggio ci vede forse da un punto di vista tecnico penalizzati. L’alternativa poteva essere il Chievo. Affronteremo al primo turno la squadra campione in carica del campionato e vincitrice della Coppa Italia e della Supercoppa. Presentata così, la sfida ha ben poco da dire, ma ogni gara è una storia a sé. Ci stiamo preparando al meglio per la gara contro la Roma. I ragazzi devono essere curiosi, accettando la sfida e coglierla come un’occasione di verifica del nostro processo di crescita, in particolare a partire dall’ultima sfida contro i giallorossi verificatasi in Coppa Italia. Dobbiamo avere il piacere di misurarci contro una squadra forte. Inter e Atalanta hanno fatto un grande percorso in campionato, la Roma ha avuto dei passaggi a vuoto e le due compagini ne hanno approfittato per distanziare in classifica la compagine di De Rossi: tutto si è fatto più complicato per loro, ma non sono arrivati quarti per grandi difficoltà.




Per valori la Roma è la squadra più forte in Italia, ho avuto modo di vederlo anche ai Play Off. Con curiosità vogliamo misurarci con loro. Abbiamo avuto due settimane di pausa che potrebbero averci tolto concentrazione nervosa, ma averci concesso un briciolo di freschezza in più. I giallorossi sono comunque in salute: nella sfida contro il Genoa,  tra l’85’ e il 90’, hanno avuto ben quattro ripartenze corali dimostrando freschezza atletica. Dalla gara d’andata abbiamo acquisito maturità in più. Fu una partita particolare nella quale subimmo l’inerzia ed il pressing della Roma. Dovremo gestire meglio il palleggio rispetto alla gara di Coppa Italia. L’efficacia del loro forcing è notevole e dovremo trovare delle soluzioni per aggirarlo. Il Genoa ha giocato con un sistema simile al nostro e le combinazioni centrali di Tumminello, Antonucci e Soleri li hanno messi in difficoltà. Ci potrebbero mettere sotto pressione, hanno inoltre un buon palleggio e buoni inserimenti sugli esterni. Spero di essere preciso nello spiegare ai miei ragazzi come affrontare la Roma.




I ragazzi non hanno spirito di rivalsa o eccessiva emotività in vista dei quarti di finale, siamo tutti abituati da sempre a focalizzare l’attenzione sul nostro percorso di crescita. Ci hanno creato difficoltà sul punteggio e sugli sviluppi di gioco e, per questo, abbiamo l’opportunità per verificare la nostra crescita. Non dobbiamo trascendere nel nervosismo o nella vendetta, non sono sentimenti che appartengono a questa squadra. Il gruppo è sereno e ha accettato il sorteggio. Affrontando il Chievo non saremmo stato più avvantaggiati, le caratteristiche cambiano di squadra in squadra e di conseguenza le insidie sono sempre diverse. Dovremo utilizzare le nostre armi, sperando che siano quelle giuste per avere la meglio. Per questo tipo di partite serve maturità per gestire le emozioni al meglio; tanti giocatori giallorossi hanno già partecipato alle finali, tra i nostri solo Alessandro Rossi. Dovrò gestire la meglio questo fattore. Le Final Eight rappresenteranno un’occasione di crescita per i ragazzi e per il loro futuro.




Vedere esordire Spizzichino in Prima Squadra è stata una grande soddisfazione. Ha sempre dato tutto in ogni allenamento, è uno dei cambi di ruolo che ho fatto ad inizio stagione: qualcuno all’inizio non condivideva queste mie scelte, ma con il tempo queste mi stanno dando ragione. Spero possa essere un punto di partenza per Spizzichino, ha le qualità giuste per fare carriera come terzino.




Il contesto delle Final Eight sarà diverso da quello al quale siamo abituati. La volontà di vincere c’è in ogni singolo giocatore di ogni singola squadra partecipante alla competizione. Se sbagli in campionato hai 25 gare per recuperarlo, se lo fai in gare simili, torni a casa e la stagione si chiude di conseguenza. È opportuno misurarsi anche con questo tipo di pressione, perché chi fa del calcio il proprio mestiere deve saper gestire questo tipo di situazioni. Il contesto delle finali sono di alto livello emotivo. Quest’ultima componente ha già pesato nei Play Off. Io sono il responsabile del gruppo ed è mia responsabilità dare le linee guida per preparare al meglio la prossima sfida.

Sono ancora vincolato con piacere alla Lazio, ho un lungo contratto ed è prematuro spostare l’obiettivo troppo in là: sto pensando solo a questo finale di stagione.




Alle Final Eight si sono qualificate le migliori otto squadre del campionato, essere teste di serie è già un grandissimo traguardo che deve essere riconosciuto a questo gruppo di ragazzi. Abbiamo messo tutti dietro nonostante lo scetticismo ed ora andremo avanti sulla nostra strada per preparare al meglio i quarti di finale della competizione”. 

(fonte: sslazio.it)






LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.