di Arianna MICHETTONI

Si ha, in genere, una concezione assai personalizzata del karma: lasci la fetta biscottata ad inzuppare troppo nel latte, questa si spezza e va a fondo della tazza? È il karma. Sei già in ritardo e l’autobus decide di non passare? È il karma. Giochi la partita di campionato contro la Juventus – quella che ad inizio stagione doveva essere la partita della gloria, del trionfo, delle pagine di storia ad imperitura memoria – già scudettata in casa, davanti ai tuoi spettatori già testimoni del fallimento di ogni obiettivo di campionato? Oh si, puoi giurarci, è proprio il karma.




Non che questo balzo in avanti temporale fosse proprio necessario – la roma è impegnata prima nel posticipo serale della domenica, contro il Milan – ma serve, come a volte ci si dimentica di fare, a mettere in prospettiva le cose: se ci si indigna per 4 manichini giallorossi quando per un’intera stagione se ne è avuti 11 di fantocci in campo, c’è davvero mancanza di lungimiranza. All’altra metà del cielo capitolino – e il cielo, si badi bene, è da sempre biancoceleste – si augurano, sportivamente, quanti più successi il finale ha da offrire – leggasi una parafrasi dell’ultima conferenza di Spalletti.




Anche questa giornata riserva un derby: quello della Mole, che per mole di gioco potenzialmente producibile lascia ben sperare – mica come la stracittadina a senso unico disputatasi domenica scorsa, certo. Il Torino ha dalla sua l’orgoglio, il senso di appartenenza di una città – per davvero in maggioranza granata – e la voglia di far bene scevra da ogni condizionamento. La Juventus ha tra le mani – ma anche no, NdR – l’impasto di creta del triplete e l’assoluta certificazione di essere la più forte. Tutto qui.




Vi è poi molto più interesse in un Napoli – Cagliari, dove Sarri è tenuto a concretizzare la stima e la dicitura di miglior allenatore della Serie A agguantando almeno il secondo posto, o in un Udinese – Atalanta, guardandola con gli occhi laziali di una lotta al quarto posto, o in una qualsiasi replica delle vicende di Beautiful – in antitesi al nostro campionato – che in un Empoli – Bologna, o Sassuolo – Fiorentina, o Pescara – Crotone: ed infatti a destar clamore ed interesse sono sempre più le vicende extra-calcistiche, come il brutto caso Muntari o la contestazione alla Viola. Per fortuna a sollevare l’umore c’è la banda di Pio-li (goal): certo l’impegno contro il Genoa è probante, ma si può star certi che l’Inter non fallirà l’ennesima occasione per tentare l’aggancio UEFA.






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