Le Società della Lega Serie A si sono riunite oggi in Assemblea per eleggere i propri vertici, adottare i nuovi criteri di riparto dei proventi televisivi ed affrontare il tema legato alla modifica dello statuto-regolamento.

Tuttavia si è verificata un’incredibile spaccatura tra le 20 società di Serie A, con Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma e Fiorentina che hanno abbandonato la riunione. Oltre al mancato accordo per il riparto dei diritti Tv, è saltato anche il rinnovo delle cariche del Presidente e dei Consiglieri Federali della categoria.

L’attuale Presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha poi precisato. “Come sapete, sei club hanno lasciato insieme anzitempo l’Assemblea e le quattordici Società rimaste hanno deciso di mantenerla aperta ed aggiornarla, con lo stesso ordine del giorno, a martedì prossimo 28 marzo alle ore 13”.

In precedenza Adriano Galliani si era fermato ai microfoni dei media presenti per spiegare la presa di posizione dei dissidenti: “C’è una insanabile spaccatura tra 14 club di Serie A e le altre 6, ossia Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma e Fiorentina che rappresentano l’80% dei tifosi italiani. Per questo abbiamo deciso di andare via. Allo stato attuale è impossibile trovare una soluzione. Non so cosa succederà, le 14 squadre sono riunite e decideranno cosa ritengono più utile fare. Sicuramente per gli aspetti economici ci vogliono 15 voti. Non sono possibili le modifiche del criterio di ripartizione che sono arrivate. La Governance è una foglia di fico, il problema principale sono i diritti televisivi…”

A rendere ancor più pesante la situazione è il rischio commissariamento, che incombe come una minaccia. Lo ha confermato il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che si è espresso così: “Io non faccio il tifo per niente. Ma il commissariamento diventerebbe indispensabile se non si dovesse arrivare ad un accordo nei tempi previsti delle norme”.

 

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