di Alessandro DE CAROLIS

Nella vigilia di Cagliari – Lazio di domani, ultima giornata prima della sosta delle nazionali, torna a parlare mister Inzaghi per una partita di certo da non sottovalutare. Una trasferta storicamente non facile per i biancocelesti al Sant’Elia. Tre punti essenziali da trovare per consolidare un’ottima classifica con uno sguardo all’infermeria. De Vrij non sembra preoccupare, ma verrà tenuto a riposo. Capitan Biglia ha smaltito la contusione ed è pronto a scendere in campo Domenica. Keita titolare (con Lulic arretrato a centrocampo per uno squalificato Milinkovic) sarà un test decisivo per il senegalese per dimostrare di non essere solo un arma in più della panchina per spezzare le partite.




Un Inzaghi che inizia parlando dell’entusiasmo come segreto di questa squadra:

Senz’altro, stiamo vivendo un buonissimo periodo. Veniamo da una striscia importante, vogliamo continuare così, sappiamo di affrontare domani una squadra che in casa è molto insidiosa. Rivedrò Rastelli con piacere, è stato importante per me come calciatore, mi ha aiutato insieme ad altri come Stroppa all’inizio della mia carriera. So che è un allenatore molto preparato, ha portato la squadra in A dominando il campionato di B. Quest’anno il Cagliari è sempre stato in una posizione tranquilla di classifica. Serve l’approccio giusto, non è un campo semplice”.




Non sono però ammessi errori per la troppa spensieratezza:

“La cosa che mi fa ben sperare è che ho una squadra che può cambiare moduli e interpreti. Chiunque chiamo in causa gioca sempre nel migliore dei modi. Ma domani dovremo fare la partita giusta”.




Un analisi su Inter – Lazio di Coppa Italia come “svolta” del campionato biancoceleste

“Quella è stata una partita che ci ha dato stima e fiducia, abbiamo battuto una squadra importante e costruita bene. Vincemmo meritatamente. Ma già prima ero fiducioso, vedevo che i ragazzi mi seguivano e volevamo migliorare ogni giorno. A San Siro vincemmo pochi giorni dopo la sconfitta col Chievo”.




Situazione infermeria non preoccupante.

“Non partiranno per Cagliari Marchetti e Bastos, che ha avuto un leggero risentimento alla coscia. Abbiamo deciso insieme al ragazzo e allo staff medico di non rischiare. Felipe Anderson ha avuto una vescica sotto a un piede, ha provato con una fasciatura, ma poi abbiamo preferito risparmiarlo in allenamento perché correndo male avrebbe potuto rischiare un altro tipo di infortunio. Penso che comunque domani giocherà. Poi gli altri sono tutti recuperati”.




Piccola parentesi sulle energie che si perderanno (ed eventuali infortuni) con le nazionali

“I giocatori dovranno gestire le loro forze. Poi vedranno con le rispettive nazionali. Eravamo in un buon momento fisico, i ragazzi quando partono per questi impegni vogliono sempre fare del loro meglio. Sono contento comunque che la Lazio dia tanti giocatori alle nazionali”.




Inzaghi predica calma e la ricetta per evitare scivoloni nel momento più bello e favorevole.

“Dobbiamo continuare così, cercare di parlare poco e badare al sodo coi fatti. Finora abbiamo gestito bene i momenti, sappiamo che mancano 10 partite, dovremmo interpretarle bene, nessuno ci regalerà niente. Domani troveremo una squadra in salute che ha perso immeritatamente l’ultima a Firenze”.




Inzaghi nella storia della Lazio: un allenatore vincente alla pari di Eriksson e Mancini

“Mi fa felice, oltre ai risultati riusciamo anche a sviluppare un ottimo calcio. I ragazzi sono disponibili, la domenica riportano ciò che proviamo in settimana. Stiamo facendo benissimo, ma nel calcio l’insidia è sempre dietro l’angolo. Quella principale per noi ora è il Cagliari, dovremo fare una partita vera, intensa, con corsa e determinazione”.




Come arrivare alla partita casalinga contro il Napoli:

“Noi pensiamo partita per partita. Ci aspettano due trasferte non semplici, la testa è solo al Cagliari. Poi dopo la sosta avremo meno tempo per preparare il Sassuolo perché giocheremo l’anticipo. Ma adesso cerchiamo di pensare uniti al Cagliari”.




Inzaghi conclude parlando di Keita come valore aggiunto per lui e per la Lazio

L’ho sempre detto, è un valore aggiunto per la squadra. E’ un ragazzo che è pienamente dentro il progetto. Ha fatto 8 gol, altrettanti assist, senza la Coppa d’Africa sarebbe già in doppia cifra. Ha raggiunto il record personale, può essere un’arma dall’inizio come probabilmente domani, lo può essere a partita in corso. Deve continuare a divertirsi, sono diversi mesi che lo vedo sempre positivo, sorridente, anche se da fuori magari può sembrare diversamente. Sono contento di lui e di tutti gli altri. Wallace e Lukaku per esempio sono entrati col Toro e hanno fatto meglio di chi giocava al loro posto. Poi avevo Biglia che all’intervallo aveva un ginocchio che era il doppio dell’altro, gli ho chiesto di stringere i denti perché non potevo sprecare l’ultimo cambio in quel momento. Ha continuato a giocare e non mi ha chiesto nemmeno il cambio, poi l’ho sostituito io per mia scelta. Con questa mentalità possiamo andare lontano”.




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