Carlo Tavecchio è stato rieletto alla presidenza della FIGC. Come due anni e mezzo fa in occasione della sfida elettorale con Demetrio Albertini è stato decisivo il terzo scrutinio, con Tavecchio che ha ottenuto il 54,03% delle preferenze (275,17 voti), mentre l’altro candidato Andrea Abodi si è fermato al 45,97 % (234,08). L’Assemblea ha inoltre eletto Luca Galea come presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.




L’attenzione dei tifosi laziali si sposta ora di prepotenza di nuovo sulla questione dello Scudetto 1915 da assegnare ex aequo a Lazio e Genoa. Dopo un anno e mezzo di battaglia, il nuovo Consiglio Federale dovrá riprendere la questione lá dove l’aveva lasciata: sul tavolo c’è infatti il parere, pesantissimo, della Commissione dei Saggi a cui proprio il presidente Tavecchio aveva richiesto una relazione sulla questione. L’assegnazione ex aequo era stata indicata dalla Commissione (con a capo il presidente del Consiglio di Stato) come unico modo per risolvere un vero e proprio “vulnus” della storia del calcio italiano, che da 102 anni ormai rappresenta una macchia sull’albo d’oro del campionato di Serie A.




Bisognerà capire date e situazioni che porteranno alla votazione nei prossimi Consigli Federali: come recentemente dichiarato dall’avvocato Gian Luca Mignogna, promotore dell’iniziativa, a RadioSei: “L’attuale (ed ora quindi rieletto, ndr) presidente Tavecchio va ringraziato per aver dato il via a qualcosa di grande, prendendo in esame la questione e chiedendo il parere della Commissione dei Saggi. Noi ci relazioneremo con qualunque candidato prevarrà: i laziali attraverso moltissimi canali ci chiedono di scendere in piazza e rivendicare una volta per tutte il titolo, ma al momento siamo tranquilli e fiduciosi perché il parere della Commissione non può essere ignorato. Certo se ci fosse un sabotaggio, non esiteremmo a far sentire la voce dei laziali che vogliono che si ripari ad un’ingiustizia storica oramai conclamata.




Tornando alla cronaca della giornata di oggi, si è conclusa così all’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino una lunga giornata, iniziata con il saluto del numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò e proseguita con il nulla di fatto delle prime due votazioni a maggioranza dei tre quarti e dei due terzi dei voti (56,49% per Tavecchio al primo scrutinio, 53,70% al secondo): “Nei mesi scorsi – ha dichiarato Malagò aprendo l’Assemblea elettiva presieduta dal segretario generale del CONI Roberto Fabbricini – ho cercato un’unità per le candidature. Non è successo, è la vita, ma devo fare un invito: chiunque vinca ha il dovere di dare segnali per non rimanere nelle proprie posizioni e non costruire degli steccati o muri”.

Dopo l’intervento di Malagò, che ha espresso il suo disappunto in merito al mancato accordo per la scelta del presidente della Lega Serie A, in rappresentanza dell’Esecutivo UEFA ha preso la parola Peter Gillieron, presidente della Federcalcio Svizzera che ha anticipato il suo voto per il candidato italiano (Michele Uva) all’Esecutivo UEFA.




Sul palco dell’Hotel Hilton Rome Airport è stata poi la volta dei presidenti delle componenti, a cominciare dal numero uno dell’Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi, che ha annunciato il voto della classe arbitrale a favore di Tavecchio: “Il presidente uscente ci ha consentito di lavorare in tranquillità, senza sottrarre un euro al nostro bilancio, ha combattuto contro gli episodi di violenza, ci ha aiutato a trovare uno sponsor. E poi è stata introdotta la Var. Per questo sosteniamo chi ci ha fatto del bene: votiamo Tavecchio, non abbandoniamo il suo progetto”.

Il presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi ha confermato il suo appoggio alla candidatura di Andrea Abodi “e ad un percorso di partecipazione e condivisione che negli ultimi due anni non c’è stato. In questa federazione vedo molte catene legate alle poltrone”. A favore di Tavecchio è invece l’Associazione Allenatori presieduta da Renzo Ulivieri: “Se ci fosse stato un candidato delle componenti – ha dichiarato il numero uno dell’AIAC – lo avremmo sostenuto come facemmo per Albertini anche se praticamente senza speranze, ma da quando Tavecchio è stato eletto è stato il presidente della nostra federazione e in questi due anni ha fatto un buon lavoro sia a livello nazionale che internazionale”.




“Sforziamoci di aggregare le componenti e giocare di squadra – le parole del presidente della Lega A Maurizio Beretta – non siamo riusciti a definire i nostri organi nei tempi stabiliti, è vero, ma l’Assemblea della Lega di Serie A si è espressa con un mandato esplicito per Carlo Tavecchio nella logica di proseguire il lavoro avviato negli ultimi anni”.

La Lega Pro ha sottoscritto nei giorni scorsi la candidatura di Abodi: “Lo sosteniamo – ha spiegato il presidente della Lega Pro Gabriele Gavrina – perché ci piacciono le sue idee che sono inclusive. Ci piace pensare che con lui si possa parlare di un sistema che va insieme verso un futuro condiviso”. Ha invece sottoscritto la candidatura di Tavecchio la Lega Nazionale Dilettanti guidata da Cosimo Sibilia: “La LND è felice di ritenersi cardine per la rielezione di Carlo Tavecchio. Ho auspicato unità almeno sulle riforme, sperando che tutti avremmo avuto l’onestà di riconoscere i risultati raggiunti da Tavecchio. Ringraziamo Abodi per l’attenzione che ci ha riservato, ma ribadiamo con convinzione, non per convenienza, il nostro sostegno a Tavecchio”.




Dopo gli interventi delle componenti, la parola è passata ai due candidati: “Le Nazionali sono cresciute – ha sottolineato Tavecchio – così come la nostra credibilità a livello internazionale. Abbiamo un’organizzazione efficiente e conti in ordine, abbiamo fatto alcune cose e altre le dobbiamo completare. Abbiamo iniziato con i Centri territoriali, proseguiremo con lo sviluppo del Settore Tecnico. Abbiamo investito denaro e attenzioni sul calcio femminile, proseguiremo sulla strada del potenziamento delle Nazionali e sul ruolo delle società professionistiche. Ritengo di avere il necessario entusiasmo per portare avanti il mio compito”.




Ringraziando per la collaborazione Lega A e Lega B, Tavecchio ha confermato che si andrà avanti con la politica degli stage in Nazionale dedicati ai calciatori emergenti, ribadendo che per portare avanti la riforma dei campionati è necessario mettere da parte i personalismi: “Voglio ricordare le norme approvate sulla sostenibilità, il tetto alle rose e l’obbligo di schierare i calciatori cresciuti nei vivai. Tutti i punti del mio programma sono stati affrontati e sono felice di constatare che prima ero solo e ora in ottima compagnia. Il mio primo obiettivo è dare un forte impulso alle politiche giovanili”.




“Due anni e mezzo fa – ha ricordato Abodi – d’accordo con le mie società, scelsi Tavecchio. Pensavo sarebbe stato l’inizio di un percorso in cui ogni componente sarebbe stata parte integrante del sistema, ma mi sbagliavo. Riconosco a Tavecchio i successi internazionali, ma quanto davvero abbiamo promosso il nostro calcio all’estero? Vorrei essere il portabandiera di un calcio finalmente dignitoso. Caro Carlo – ha aggiunto rivolgendosi a Tavecchio – le cose le hai fatte con una struttura di grande valore e con compagni di viaggio che sono stati sempre leali. Sono affezionato all’uomo Tavecchio e sono soddisfatto che la campagna elettorale sia stata sostanzialmente corretta”.




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