di Fabio BELLI

Il direttore editoriale di Laziostory.it, Gian Luca Mignogna, è intervenuto nella serata di martedì 18 ottobre nel contenitore “Io Tifo Lazio” su Cittaceleste, canale 669 del digitale terrestre in TV, condotto da Federico Terenzi. Un’ampia finestra è stata aperta sull’iter della richiesta del titolo 1915 ex aequo alla Lazio, ma si è parlato anche dell’iniziativa della commemorazione ai caduti della Lazio 1915 del prossimo 4 novembre.

E’ vero che la Federazione sta cercando superstiti di quella squadra per avere testimonianze dirette e che la Roma starebbe cercando di boicottare l’assegnazione dello Scudetto 1915?Per motivi di riservatezza non posso parlare del procedimento, certo se tutto fosse stato a posto già ad agosto ci sarebbero state novità decisive. Non voglio gettare però pessimismo, anche perché ci sono tempi tecnici che potrebbero essere legati anche al futuro rinnovo delle cariche federali. Far aprire il procedimento per l’assegnazione dello scudetto ex aequo è già stato storico: a marzo abbiamo consegnato un dossier emerotecario importantissimo che ha provato e straprovato come la Lazio fosse la squadra campione dell’Italia centromeridionale, attestando come la semifinale tra i due Naples fosse annullata per irregolarità, sfida peraltro tra due squadre con numeri di matricola diverse rispetto all’attuale Napoli. Riguardo questo caso non posso escludere che ci sia stato un tentativo di depistaggio dall’altra parte del Tevere, soprattutto dal punto di vista mediatico.

Poi si è arrivati alla Commissione dei Saggi…La Commissione ha stabilito come l’unico rimedio per riparare all’ingiustizia perpetrata verso la Lazio sarebbe procedere all’assegnazione ex aequo del titolo con il Genoa. Il Presidente Tavecchio ha poi stabilito come la FIGC abbia le competenze per decidere, per cui le carte in tavola sono perfette, inconfutabili. Personalmente non mi risulta che la FIGC abbia cercato superstiti dei tempi dell’epoca, ma che abbia chiesto riscontri documentali al Genoa di un’assegnazione che non risulta su nessuna carta.

Su che basi il Genoa si sarebbe allora proclamato campione d’Italia?Il titolo viene annunciato nel 1921: all’epoca il Genoa era il club più potente d’Italia e si mise a capo di una scissione di grandi club che se ne andarono dalla FIGC fondando la CCI (tanto che si ebbero poi due campioni d’Italia, la Novese e la Pro Vercelli). Il titolo sembrerebbe assegnato successivamente ai primi di settembre, un mese dopo la scissione, a titolo riparatorio per convincerli successivamente a rientrare nella Federazione, come avvenne. Io sono convinto che per l’assegnazione dell’ex aequo alla Lazio il parere della Commissione dei Saggi sia fondamentale e porterà ad un lieto fine.

Non essendoci una prova documentale, è possibile che si pretenda una prova testimoniale?Il dossier emerotecario è inattaccabile, e ne ha tenuto conto proprio la Commissione dei Saggi. Di questi documenti, che quindi esistono, bisognerà tenere conto per forza nell’iter che potrebbe portare all’assegnazione dello scudetto.

Per il 4 novembre è in cantiere una nuova importante iniziativa legata alla squadra del 1915: “Al momento si tratta ancora di una proposta. Il 4 novembre si celebra l’unità Nazionale, l’armistizio della Prima Guerra Mondiale e si commemorano i caduti. Visto che la Lazio del 1915 ebbe un grande numero di ragazzi che diedero la vita per la patria, abbiamo pensato a questa iniziativa che se unirà le istanze del mondo Lazio nella loro completezza, rappresenterà un altro grande momento di lazialità. Domani ci sarà una prima riunione per capire se si riuscirà ad organizzare davvero questa commemorazione che non dovrà essere un’altra iniziativa dell’avvocato Mignogna, ma una vera e propria idea tramutata in realtà dal lavoro di tutto il mondo laziale.

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