Il 9 gennaio è un giorno speciale per i laziali, ogni anno si rinnova quella magia nata su una panchina di Piazza della Libertà nel 1900. Gli anni sono diventati ora 117, ma forse non è un caso che in questo giorno sia nato anche l’uomo che più di ogni altro ha concretizzato i sogni biancazzurri, facendoli diventare una realtà sognata per un secolo intero. Il 9 gennaio è anche il suo compleanno, e ai microfoni di Laziali on Air, sugli 88.100 di Elle Radio, è intervenuto Sergio Cragnotti.




 
– Innanzitutto tanti auguri di buon compleanno a lei e alla società!
– Grazie, ne approfitto per fare a voi gli auguri di un buon 2017!
– Lei continua a seguire da tifoso la Lazio, le piace come sta lavorando Simone Inzaghi in panchina?
– Credo stia facendo un ottimo campionato, valorizzando al massimo i giocatori che ha a disposizione. Immobile ha portato una nuova ventata di aria fresca con le sue capacità realizzative. Senz’altro la Lazio può entrare in Europa League se continua di questo passo.




– Da amante del calcio che ne ha fatto parte a grandissimi livelli, che sensazione ha di questo movimento calcistico italiano che dopo un periodo di profonda crisi sta iniziando a cambiare radicalmente impostazione puntando finalmente sui giovani?
– Senza dubbio è uno stato di necessità, bisogna competere a grandi livelli per tenere testa a una globalizzazione sempre più radicata. Guardate gli investimenti che sta facendo la Cina per diventare una potenza nel mondo del calcio, per cui dobbiamo per forza investire sui giovani, sperando che crescano rapidamente, altrimenti il gap con i campionati esteri diventerà ancora più grande. Oggi le grandi battaglie si combattono nelle coppe europee, in attesa che prenda piede questa superlega con le big di Europa di cui si parla da tempo.




– Lei ci ha fatto scoprire la Cina portando la Lazio in tournée a fine anni novanta. Oggi anche una famiglia importante come quella dei Berlusconi si è rivolta agli investitori cinesi. Lei avrebbe aperto le porte a questa nuova imprenditoria?
– Credo che aprire le proprie porte sia fondamentale per far crescere il calcio italiano e renderlo competitivo a livello internazionale. Occorrono risorse finanziare molto importanti per tenere testa a un campionato come la Premier League inglese che dispone di mezzi e risorse praticamente illimitate. Ai miei tempi si parlava di ingressi in borsa per dar modo agli azionisti di accedere al capitale delle singole squadre, oggi si punta alle sinergie con gli imprenditori stranieri, possibilmente americani o dell’Estremo Oriente.




– Chi sono i giocatori della Lazio di oggi che stima di più e terrebbe a ogni costo?
– Sicuramente è una squadra molto amalgamata che Inzaghi sta valorizzando. Tra questi Immobile sta dando un gran contributo ai successi dei biancocelesti, ma la vera forza del gruppo è la coesione e lo spirito di sacrificio, nell’insieme può competere degnamente in un campionato difficile come quello italiano. Manca solamente il salto di qualità per poter dire la nostra anche in Europa, e penso che la Lazio di oggi abbia tutti gli strumenti per compierlo.




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