di Giorgio BICOCCHI

Partiamo da un assunto: se la Lazio giocherà contro il Milan con lo stesso atteggiamento passivo e senz’anima avuto a Torino e Firenze (dove ha subito ben 46, complessivi tiri in porta), le speranze di schivare l’imboscata-Milan sono nulle.




C’è però un’altra considerazione da fare: con Gila, Vecino e Zaccagni sarà comunque un’altra Lazio. Più tonica, muscolare e incisiva. Con il quinto posto a sei punti sbaraccare e pensare solo alla semifinale di Coppa Italia sarebbe ingiusto e delittuoso. Certo, questa squadra non da’ alcuna certezza, sballottolata come e’ da sconfitte a raffica e prestazioni contraddittorie.

Provare ad annacquare il Milan, comunque sommerso di reti dal Monza solo due settimane fa? Una Lazio concreta, convinta, scossa nell’orgoglio può farlo. Anche perché il Diavolo ha (ad esempio) subito più gol di noi. Servirà una prova (ovvio…) profondamente diversa rispetto alle due recenti esibizioni, sullo stile derby di Coppa, Feyenoord, Bayern, invece. Una Lazio che aspetti le mosse rivali, che non conceda le giocate di rimessa a Theo e Leao. Una squadra presente, umile, corta. E quando l’abbiamo vista quest’anno, obietterete… A sprazzi. Forse neanche in una stessa gara…

Se è vero che le ultime sette gare di Campionato -calendario alla mano – potrebbero darci diversi punti (ma e’ tutto da dimostrare visto che questa Lazio così sbilenca e’ stata capace quest’anno di sovvertire qualsiasi sensazione…), il tema resta come vivere (e superare) l’attuale momento che, da qui a un mese, ci porterà a misurarci contro Milan, Juve e Roma.

Alla squadra si chiede di esibire l’orgoglio. Provando a risalire la china e a rimettersi in carreggiata, quantomeno nella zona Europa meno luccicante e remunerativa. Bloccare Bennacer, raddoppiare su Loftus Cheek, anticipare Giraud, contrastare Leao, sperando in una sua serata di luna storta.

Soppesando rosa, opzioni e momento sarebbe complicato pure mettere mezzo euro su un nostro risultato positivo. Ma il pallone e’ strano, oggi da’ e domani toglie. E la Lazio, pur slegata, e’ comunque in grado di confezionare una gara piena di palpiti. Che poi questo regali una notte da tre punti e di riscossa, purtroppo, è tutto da verificare…






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