Gabriele Podavini, ex della Lazio negli anni Ottanta, è intervenuto sui 90.7 di Radio Olympia nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli per commentare la vittoria dei biancazzurri in casa del Torino:




“Ieri partita sofferta nel primo tempo, l’uno-due nella ripresa ha cambiato la partita. Provedel è sempre una garanzia, purtroppo quando il portiere commette un errore salta subito all’occhio. Mi è piaciuto molto Guendouzi, è veramente un’ira di Dio, un Gullit un miniatura per la capigliatura e il modo di muoversi. Mi è piaciuta la compattezza della squadra, Gila ha fatto una gran partita ma l’espulsione è stata un’ingenuità, non ha il freno a mano, diciamo così”.

“Luis Alberto purtroppo fatica quando la squadra deve difendere e soffrire, ma quando la squadra è predisposta ad attaccare è sempre decisivo con le palle che sa servire ai compagni. Io avevo in squadra Beccalossi che aveva esattamente le stesse caratteristiche, grande giocatore che peccava in fase difensiva. Ma Luis Alberto quando ha la palla tra i piedi è uno che vorresti sempre in squadra”.

“Ai miei tempi nell’interpretazione del mio ruolo mi chiamavano fluidificante, perché da terzino spingevo parecchio. Lazzari è un giocatore che in fase offensiva è velocissimo ma ha i suoi limiti in fase difensiva, gli presterei volentieri il mio piede destro, qualche assist per fare gol sarebbe utile visto che guadagna il fondo con grande facilità. Marusic è un giocatore senza infamia e senza lode, c’è sempre e il suo 6 se lo guadagna ma giocare sulla sinistra senza essere mancino non è semplice, gli esterni devono arrivare sul fondo in velocità e crossare e così è più complicato. Hysaj forse è una nota dolente, sono sincero, non mi piace molto: in fase difensiva è lento e in fase offensiva non apporta granché, mentre Luca Pellegrini ha grande forza, si vede che vuole spaccare il mondo ma anche lui è un po’ troppo irruento in fase difensiva, si fa molto attrarre dalla palla”.

“Purtroppo la partenza di Milinkovic-Savic ha fatto perdere molto potenziale offensivo, di testa in area non riusciamo più a prendere palla ed è un’assenza che si fa molto sentire.”






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