di Giorgio BICOCCHI 

Bergamo, per tradizione, e’ sempre stato un viaggio infido (anche se negli ultimi tre precedenti abbiamo conquistato 7 punti…): figurarsi per la balbettante Lazio di questo ultimo periodo. Si, e’ vero, facciamo punti da prima di Natale ma che fatica…




L’Atalanta in casa ha perso solo contro Inter e Napoli. E la speranza, allora, e’ che a Formello, in questa settimana, siano stati veicolate alla squadra le immagini di quelle due sfide. Vinte da Inzaghi e Mazzarri con furbizia e mestiere, ingolfando il centrocampo, serrando le fila, agendo di rimessa e sfruttando gli ampi spazi che, solitamente, i Gasperini’s – boys concedono.

Insomma, bisognerà confezionare una gara accorta per uscire dal vecchio, ex “Azzurri d’Italia”, prima ancora “Brumana” (che volete, su queste cose siamo nostalgici…) con un risultato favorevole. Che, sommato al durissimo febbraio che ci attende con trasferte in serie (Cagliari, Torino, Fiorentina, che brividi…, sarebbe davvero oro colato e ci lascerebbe probabilmente li’, nell’ agognata Piazza Champions, considerando che la Fiorentina ha già fatto harakiri a Lecce.

Servirà un partitone, ovvio. Marcando De Katelaere, ovviamente, Pasalic o Koopmeiners, se recupererà. Schermando De Roon, uno della vecchia guardia orobica che ancora non ha digerito lo smacco della finale 2019 della Coppa Italia.

E, in attacco, occhio ai muscoli e alla prepotenza fisica di Scamacca che però – almeno questo è negli auspici – dovrebbe trovare un valido avversario in Romagnoli.

E in attacco – vista la penuria di soddisfazioni (solo 24 reti messe a segno, di cui solo 21 su azione…) – cosa attendersi? Di saper sfruttare gli spazi e i corridoi che la Dea, soprattutto quando gioca in casa, offre. Sarebbe stata una partita ghiotta per Zaccagni ma sapete come e’ quella situazione: il piede fa un male cane e pure per Cagliari Zack e’ in forse. Affidiamoci a Felipe, allora, già lo scorso anno protagonista, e al Taty, autore di un gol e di un assist nella sfida di andata.

E a centrocampo come muoversi, chiederete per finire? Dando una maglia comunque a Vecino, rispondiamo. Perché sono in gare tirate di questo tipo che la “garra” dell’uruguagio spicca e da’ riscontri…






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