di Stefano BELLI – foto di Antonio FRAIOLI

Il 2023 della Lazio si chiude con una vittoria in rimonta per 3-1 nel derby con il Frosinone. Il rigore trasformato da Soulé scuote i biancazzurri che nel secondo tempo reagiscono nel migliore dei modi e ribaltano la situazione con i gol di Castellanos (secondo centro per l’argentino che aveva rotto il ghiaccio segnando all’Atalanta), Isaksen (finalmente si sblocca anche il danese che non aveva mai lasciato il segno da quando è approdato in Serie A) e Patric che mette il punto esclamativo a ridosso del novantesimo.




PROVEDEL 6 – Timbra il cartellino al 38′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo neutralizzando il colpo di testa di Monterisi. Non può far nulla sul rigore impeccabile di Soulé.

MARUSIC 6 – Oggi niente assist per il montenegrino che comunque il suo numero lo trova con un tocco netto con il braccio largo all’interno dell’area di rigore, Guendouzi però lo brucia sul tempo.

PATRIC 7 – Al netto di qualche pallone regalato ai ciociari è sempre posizionato bene e arriva spesso in anticipo sugli avversari prevedendone i movimenti. Prende un giallo evitabile per proteste, anch’esse evitabili: i tocchi di Guendouzi prima e Marusic poi sono plateali. Quando siamo agli sgoccioli si toglie la soddisfazione di segnare il suo secondo gol in Serie A, mettendo i tre punti definitivamente in cassaforte.

GILA 6,5 – Stesso discorso di Gabarron, novanta minuti impeccabili al giorno d’oggi se li può permettere forse Alaba. Non gli si possono imputare colpe specifiche e come abbiamo già detto più volte qui dentro ci pare assurdo che Sarri abbia aspettato che Romagnoli si rompesse per dargli una chance, visto che ha dimostrato di poter tranquillamente giocare nel massimo campionato italiano.

PELLEGRINI 6,5 – Alla mezz’ora protegge palla e conquista un calcio di punizione dal limite. A inizio ripresa sfiora l’eurogol che avrebbe fatto venire giù l’Olimpico, prende fiducia ma nel suo momento migliore si fa male al polpaccio e deve alzare bandiera bianca. (dal 54′ HYSAJ 6 – Entra lui e la Lazio prende gol, coincidenze?)

GUENDOUZI 6,5 – Nel recupero si inventa dal nulla un passaggio in profondità geniale per Felipe Anderson che stasera però non è in giornata e spreca anche giocate d’oro come questa del centrocampista francese. Che poi nella ripresa allarga troppo il braccio dentro l’area piccola provocando il rigore che consente a Soulé di sbloccare la contesa. Un episodio che per fortuna non rovina la serata ai biancazzurri.

ROVELLA 6,5 – Cattivo quanto e quando serve anche se all’11’ fatica a spazzare via la sfera consegnando al Frosinone un’occasione d’oro per sbloccare la contesa. (dall’86’ CATALDI 6 – Nel finale difende palla impedendo al Frosinone di rientrare in partita)

KAMADA 5,5 – Fa intravedere qualche lampo isolato della sua classe che in questa sua avventura capitolina è rimasta ben nascosta. Sfiora la traversa su punizione, poi si spegne progressivamente e nella ripresa lascia il posto a Vecino, pare sia già stato avvistato all’aeroporto, direzione Qatar. (dal 66′ VECINO s.v.)

FELIPE ANDERSON 5 – Prova subito a farsi valere ma rovina le azioni intestardendosi nel tentativo di cercare l’assolo ed entrare in porta con tutto il pallone, manco fossimo a FIFA ’99 con il livello principiante. Okoli gli nega il gol con un salvataggio quasi sulla linea, poi si fa prendere dal nervosismo e non ne imbrocca più una giusta. (dal 46′ ISAKSEN 7,5 – Il suo ingresso in campo basta e avanza a risollevare l’umore dell’Olimpico irritato dall’atteggiamento di Anderson. Al 72′ fa venire giù lo stadio lasciando finalmente la sua prima firma da quando è sbarcato in Italia, manca clamorosamente l’appuntamento con la doppietta a porta spalancata restituendo il favore a Castellanos che però era nettamente in fuorigioco. In zona Cesarini sfiora nuovamente il bis con una palombella)

CASTELLANOS 7 – A inizio gara prende una botta in testa da Monterisi, e proprio come le vecchie tv analogiche si sblocca realizzando al 70′ la rete del pareggio con uno splendido colpo di testa all’incrocio. Poco dopo sfornerà l’assist per il primo gol in biancazzurro di Isaksen, si vede annullare la doppietta personale per una segnalazione di offside e nel recupero Turati gli nega la gioia di calare il poker.

ZACCAGNI 6,5 – Poco prima dell’intervallo cerca il numero da solista ma manda la palla quasi in fallo laterale. Nella ripresa trova molti più spazi per le sue accelerazioni in contropiede con le quali tira il collo ai difensori del Frosinone. (dall’86’ PEDRO 6,5 – Con gli avversari sulle gambe e che non ne hanno più fa quello che vuole)

ALL. SARRI 6,5 – C’è vita oltre Immobile e Luis Alberto: da stasera il mister ha una consapevolezza in più, quella di poter fare affidamento su delle alternative validissime che finalmente sono parte integrante del gruppo e non sono più dei corpi estranei, a eccezione ovviamente di Kamada. Dovrà essere particolarmente bravo a gestire Felipe Anderson che non sta attraversando un gran momento. Restano le difficoltà croniche nel trovare la profondità, la Lazio ha cominciato a produrre occasioni a raffica solamente quando il Frosinone ha deciso che difendersi fosse un optional.






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